Continua a fare parlare l’episodio di violenza avvenuto al pronto soccorso del Noa di Massa giovedì scorso.
Protagonista del fattaccio, lo ricordiamo, un paziente che dopo aver dato in escandescenze ha aggredito prima verbalmente poi fisicamente, con tanto di calci e pugni, tre operatori in servizio.
Ad intervenire sull’argomento il sindaco di Massa Francesco Persiani.
“A due anni esatti dalla diffusione del covid-19 in Italia, credo che tutti noi abbiamo ancora ben presenti le immagini di medici, infermieri, operatori sanitari segnati da mascherine e dispositivi di protezione o distrutti dopo turni faticosi.
Eppure il ringraziamento per tutto ciò che hanno fatto, per l’impegno infinito che hanno messo nel prendersi cura di noi rischiando per primi il contagio, si è esaurito fin troppo in fretta lasciando spazio ad aggressioni verbali e fisiche, che purtroppo si verificano periodicamente.
L’ultima, appunto, pochi giorni fa a danno di tre operatori del pronto soccorso a cui va la mia più sentita solidarietà. Immane è stato e continua ad essere il lavoro del personale tutto costretto ad affrontare emergenze e riorganizzazioni, ed è disarmante apprendere di episodi di violenza verso chi presta servizio per noi e in condizioni tutt’altro che semplici.
Se sono state fatte assunzioni, è evidente che la Asl locale abbia bisogno di ulteriori rinforzi e che dalla Regione Toscana ci si aspetti maggiore responsabilità in tal senso.
L’ospedale è il luogo dove i medici ci curano e noi dovremmo “prenderci cura” di loro tutelandoli e mettendoli in condizione di lavorare serenamente.
Questo può avvenire con strutture nuove ed adeguate alle esigenze della cittadinanza, un numero di medici proporzionato alla popolazione – colgo l’occasione per lanciare un appello alla Regione anche per un confronto con la Asl e gli enti per rinforzare l’organico dei medici di base – apparecchiature che possano garantire visite in tempi più celeri.
Abbiamo rispettato il personale sanitario nel periodo più buio della pandemia, elevandoli ad eroi, ora non dimentichiamoci di loro, ma soprattutto rendiamogli il merito di riuscire a portare avanti con efficacia e competenza la nostra sanità locale.”