Nel 25esimo anniversario della sua morte, l’Anpi di Massa ricorda Gino Briglia “Sergio” ( 1920- 1997) e rinnovala proposta di realizzare un busto a lui dedicato.
Domani, (venerdì 25 febbraio) alle 10, l’associazione porterà un mazzo di fiori sulla sua tomba, al cimitero di Mirteto.
Famigliari, amici, iscritti all’Anpi, cittadini che lo hanno conosciuto sono invitati a partecipare a questa semplice e significativa cerimonia.
Gino Briglia, comandante partigiano “Sergio”, fu uno dei protagonisti della Resistenza tra i comandanti dei Patrioti Apuani e, assieme agli alleati, attivo nella Liberazione della nostra città il 10 aprile 1944, con la formazione Falco della F3. Tale gruppo proseguì nell’azione e contò feriti e morti a Carrara il 13 aprile 1944 (Giotto Ciardi ed Ettore Teani).
Oltre al suo contributo di lotta fu attivo come difensore della memoria della Resistenza e organizzò le iniziative per il 30° anniversario nel 1975, e quelle per il 50° nel 1995.
Con Pietro Del Giudice ed Ermenegildo Della Bianchina raccolse materiale documentario e realizzò un Centro di Documentazione e una Mostra sulla Resistenza Apuana a palazzo Bourdillon, poi confluite nella “Mostra e Archivio della Resistenza del Comune di Massa”, in piazza dei Partigiani (ex Cat).
Fu tra i padri della sezione Anpi di Massa e nel dopoguerra per tanti anni comandante dei vigili urbani del comune di Massa.
Una curiosità è legata al suo nome di battaglia da partigiano “Sergio”, che gli risparmiò la vita. Nell’autunno del 1943 Briglia si presentò a Giuseppe Pagano che stava raccogliendo elementi per organizzare la Resistenza, appuntando i nomi in un taccuino. Briglia si qualificò come Sergio Lari, protagonista di un romanzo. Fu la sua fortuna: Pagano fu arrestato (finì poi a Mauthasen) e attraverso il suo taccuino, che aveva provato a disfarsene, finirono in galera anche le persone da lui registrate, tra cui Alberto Bondielli, che poi divenne presidente del Cln Apuano.
Per la sua opera Briglia ricevette un attestato ufficiale da parte delle autorità alleate, poi la medaglia della Fondazione Donovan. Rifiutò proposte di collaborazione lavorativa dagli alleati e si impegnò nella ricostruzione della città di Massa distrutta dalla guerra.
Aveva un notevole carisma, fondato sulla intransigenza e sulla rettitudine, valori etici dei quali è intrisa la nostra Costituzione.
Per tali qualità, ebbe sempre grande presa sugli uomini e sui cittadini.
Nel 2003, su proposta di Augusto Puccetti, Rinaldo Mercanti e Giuliano Minuto nacque un comitato sul progetto di un busto dedicato a Briglia e l’Anpi torna a proporre l’idea.

