L’intervento di protesta in programma domani pomeriggio alle 15, in piazza Aranci, sede della prefettura di Massa Carrara, è stato posticipato al 5 Marzo alle ore 17.00.
Visto il precipitare della crisi Ucraina e di un conflitto devastante, il Coordinamento che ha promosso l’iniziativa ha tenuto in considerazione la proposta dell’Accademia della Pace di un’urgente iniziativa di mobilitazione contro la guerra.
Alla luce della crisi economica e sociale che purtroppo sta assumendo contorni sempre più preoccupanti, il comitato chiede interventi finalizzati non solo a mitigare il fenomeno, ma anche a definire misure strutturali e complessive a difesa del potere di acquisto di lavoratori e pensionati.
“Nella nostra Provincia – si legge nella nota – le condizioni sono ulteriormente aggravate dalla forte debolezza del tessuto economico e produttivo, da tassi di disoccupazione elevati e dalla carenza di lavoro.
In questo contesto il vertiginoso aumento delle bollette di gas, corrente elettrica, acqua e dei prezzi dei generi di prima necessità, risultano insopportabili perché aggravano ulteriormente le condizioni di vita di milioni di famiglie, di persone e piccole attività economiche.
Chiediamo che il governo intervenga immediatamente contro il caro bollette, bloccando gli aumenti come avvenuto in altri Paesi europei, eliminando oneri di sistema obsoleti, tagliando le accise, addizionali regionali”.
E ancora:
“Chiediamo una redistribuzione delle risorse, attraverso la leva fiscale, che produca un aumento delle retribuzioni e delle pensioni. La crescita dei salari, degli stipendi e delle pensioni è la condizione per la ripresa dei consumi. Se non ci sono soldi da spendere anche la produzione di beni e servizi va in crisi, creando un preoccupante circolo vizioso”.
E l’appello è rivolto ai rappresentanti istituzionali locali, a tutti i livelli, a cui i cittadini chiedono
“di attivarsi nei confronti del Governo e del Parlamento per l’attuazione di misure adeguate in questa direzione. Chiediamo ai Consigli comunali della Provincia di Massa-Carrara di portare in discussione questa problematica, e di approvare specifici ordini del giorno che impegnino le Giunte a programmare modalità e strumenti dedicati al sostegno delle fasce più deboli del nostro territorio, finalizzati a ridurre la pressione del caro bollette; a sollecitare il Governo affinché predisponga misure strutturali e ulteriori impegni finanziari per far fronte a questa nuova emergenza e a sostenere gli stessi Comuni costretti ad affrontare aumenti vertiginosi dei propri costi”.
Secondo recenti dati OCSE, negli ultimi 30 anni i salari, stipendi e pensioni sono calati del 2,9%, mentre in Francia e in Germania sono saliti più del 30%.
Da tempo mancano meccanismi di recupero dell’inflazione, pertanto l’erosione del potere di acquisto sta producendo il fenomeno della povertà anche per chi lavora, caso unico in Europa.
Dopo l’abolizione della scala mobile, che adeguava in automatico retribuzioni e pensioni all’inflazione reale, non è stato introdotto un efficace meccanismo di recupero del potere di acquisto. Anzi, è stata perseguita una politica di precarizzazione del lavoro e di bassi salari, per cui anche chi lavora fatica ad arrivare in fondo al mese.
Il comitato al momento è composto da: Franco Peselli, Daniele Terzoni, Matilde Balatresi Nocchi, Rossi Angela, Vale Aurino, Mauro Bondielli, Cinzia Viola, Daniela Mangiacotti, Elisabetta Del Giudice ma l’elenco è destinato ad allungarsi perché tanti sono i cittadini e le cittadine sensibili a questa battaglia.

