In città già tutti aspettavano il derby siciliano fra il Catania ed il Palermo guidate da due massesi, Francesco Baldini e Silvio Baldini ma la notizia di questi giorni del Tribunale siciliano di Catania di “porre la parola fine “ alla stagione del Catania Calcio , dichiarando concluso l’esercizio provvisorio per fallimento, ha annullato tutto.
A quattro giornate dal termine quindi è stata fermata la società la cui squadra era diretta molto bene malgrado tutto, da Francesco Baldini, ex giocatore della Lucchese, del Napoli, e della Juve cresciuto calcisticamente nel Poggioletto.
E fra due giornate avrebbe dovuto esserci appunto la sfida Catania – Palermo, una sfida tutta massese in Sicilia. Fermando il Catania anche la classifica è stata rivoluzionata con il Monopoli che perde ben 6 punti in classifica avendo vinto entrambe le gare col Catania.
Di conseguenza per la promozione in serie B torna altissima la probabilità del Palermo che ora si trova al terzo posto dietro al Bari, già matematicamente promosso con 75, e Avellino 61, Palermo 60, Catanzaro 58, e poi a 55 punti Francavilla, 53 Monopoli ecc..
Abbiamo ascoltato l’ex bomber bianconero della serie B della Massese Pippo Fichera, catanese doc, (ma è rimasto tifoso della Massese) sulla questione.
“ E’ un vero peccato, purtroppo anche qui come in tante altre società, non ci sono più soldi. Certo la federazione o chi per essa a 4 giornate dal termine potava far finire il campionato, adesso tutto sarà condizionato”.
E noi stavamo già pregustando il derby della prossima giornata ( dopo Catania-Latina) fra Palermo e Catania, guidate da staff di tutti massesi.
Alla guida del Palermo infatti c’è Silvio Baldini che ha con se il secondo Mauro Nardini ed il preparatore dei portieri Stefano Pardini, tutti di Massa. Dall’altra parte il tecnico del Catania era Francesco Baldini e con lui altri atleti di Massa.
“Anche perchè – riprende a raccontare Fichera – Catania è una piazza ed una città storica importante, in questa stagione tribolata portava allo stadio comunque 8/10.000 spettatori, in una classifica di vertice salgono a 25.000, tanti quanti ne contiene lo stadio Angelo Massimino, ex presidente a cui è stato dedicato l’impianto”.
L’impianto di calcio dovrebbe essere sempre dedicato ad un presidente generoso che ha sacrificato tempo e denaro per la società.

