Si parlerà di donne sopravvissute alle violenze, alla fame e al fuoco delle mitraglie dell’ultima guerra, finita appena 77 anni fa ma che purtroppo è rinfocolata ai confini della nostra Europa e che sentiamo vicina.
In occasione del 25 aprile, festa della Liberazione, giovedì 21 aprile, alle 18, nella biblioteca civica Giampaoli in piazza Mercurio, nell’ambito del programma “Sfoglia la primavera” sarà presentato il libro della giornalista, Angela Maria Fruzzetti, intitolato “Albertina e le altre”.
Si tratta di memorie e testimonianze di donne, all’epoca ragazzine, che hanno vissuto l’ultima terribile guerra. Albertina e le altre non è solo un libro ma un progetto che ha l’ambizione di aggiungere altri tasselli di memoria con la raccolta di altre memorie.
Le ultime, ovviamente inedite, sono quelle di Romana, testimone della strage di Forno, Amelia (catturata dai nemici e rinchiusa presso il cimitero di Mirteto: ha rischiato di essere arsa viva), Paola, ( unica testimone oculare dell’eccidio delle Fosse del Frigido), Giannina (a Guadine fu usata insieme ad altri paesani rastrellati come scudo umano), Bruna (racconta la fine di quella terribile guerra e il paracadute da sogno ), e ancora Teresa che ci porta la storia di suo fratello Ernesto raccontando la reliquia dei pantaloncini ritrovati dopo 78 anni, Ilda nella sua storia vissuta a Forno. E Adriana, la sua storia d’amore a Ligonchio.
Tante voci che ci riportano all’epoca dei fatti della seconda guerra ma che ci fanno riflettere su quanto sta accadendo nel mondo, sulle terribili guerre tra cui l’Ucraina dove ancora donne e bambini sono vittime di atrocità inenarrabili. Nel libro emerge però la resilienza femminile, la voglia di rinascere, di ricostruire. E questo è un grande messaggio di speranza.
Imo Furfori presenterà e incanterà il pubblico affiancato dall’attrice Alessandra Berti, che farà rivivere la vicenda di alcune protagoniste del libro: il coraggio di Guerrina, incinta di otto mesi, che va a riprendersi il suo Carlo dalla fila dei rastrellati il 13 giugno 1944 a Forno sfidando i nazisti e rischiando la fucilazione. Infine, Anna, che racconta l’emozione del giorno della liberazione, dell’arrivo degli americani, del primo ballo e della felicità dei suoi 9 anni.
Sarà ricordata anche Maria, il fantasma di tutte le donne disperse sulla neve, in memoria di una giovane madre di Caglieglia che morì assiderata sulla via del sale in Tambura.
Marco Alberti canterà Mario, in onore di quel bimbo di sei mesi ritrovato al fronte sull’Altissimo, scampato al fuoco delle mitraglie, ancora vivente e che ogni volta si commuove, pensando a quella mamma ferita a morte che fece l’impossibile per salvarlo, lasciandolo rotolare sulla neve nella speranza che qualcuno possa trovarlo.
Un gesto che ci ricorda le mamme dell’Afghanistan che consegnano i loro piccoli a mani sconosciute, oltre i reticolati, e le mamme ucraine che scrivono sulla schiena dei figli i loro dati anagrafici.
La copertina, che raffigura la Pietà nello sfondo di una guerra, è di Umberto Fruzzetti. Sarà presente anche la Coperta della Pace nel messaggio di pace che trasporta.

