Oggi anno, il 28 Aprile, Mirteto si anima per la tradizionale festa del patrono San Vitale.
Una fiera piccola ma sempre apprezzata, che attira tante persone, soprattutto bambini, lungo Via S. Vitale, da piazza della libertà fino alla traversa di Via Fossa Grande.
Oltre ai banchi della fiera, come ogni anno, verranno realizzati la pesca di beneficienza e lo stand enogastronomico. La padrona di casa è la torta di riso, un vanto per i mortegiani, la torta della tradizione, che una volta si faceva cuocere in teglie di terracotta nei forni a legna. Ogni torta di riso ha una storia da raccontare e non parliamo delle innumerevoli versioni che si possono trovare tra Massa e Carrara!

La ricetta ‘mortegiana’, è stata codificata come ricetta canonica della Torta di Riso Massese, da parte della Confraternita Candia con sede presso l’Enoteca Della Tommasina, a Massa.
La Confraternita si occupa fin dal 1975 di custodire e promuovere la cucina della zona di Massa, attraverso un grande lavoro di ricerca, di raccolta e di studio di tutto il patrimonio storico del territorio, patrimonio fatto di ricette e tradizioni, legate ad una cucina per lo più popolare.
Come per le passate edizioni, durante la giornata sarà presente l’associazione “Amici della Pieve di San Vitale Martire e San Giovanni Battista” ONLUS, associazione no profit, fondata nel 2013 che promuove raccolte fondi per poter aiutare la parrocchia a sostenere le spese della ristrutturazione dell’edificio Sacro.
Ma torniamo alla celebrazione. Chi era San Vitale?
Vitale (Milano, … – Ravenna, fra il III e il IV secolo) fu un martire cristiano, è venerato come santo dalla Chiesa cattolica che lo ricorda il giorno 28 aprile.
Secondo la tradizione fu marito di santa Valeria; Vitale e Valeria furono i genitori di altri due santi molto venerati a Milano e Ravenna: Gervasio e Protasio.
La Pieve di San Vitale ha origini antichissime, già ricordata in un documento del 986. Fu costruita nella piana di Mirteto, posta sulla strada romana che risale il canale della Foce e scende verso Carrara. Fino al XIII-XIV secolo, fu il maggior centro religioso della zona, ma con l’auge della famiglia Cybo-Malaspina, che preferì la chiesa di San Pietro, l’importanza della pieve diminuì nel tempo.
L’attuale aspetto rinascimentale della pieve risale al XVIII secolo ed è il risultato di numerosi rimaneggiamenti. Probabilmente lo stesso edificio aveva un’ubicazione diversa dall’attuale, forse in località oggi detta “alla Tomba”, come testimonierebbe l’affresco Seicentesco che si trova su una parete del campanile, in una posizione non contemplata dai canoni architettonici.
Le celebrazioni di oggi.
Per i più religiosi, segnaliamo la messa delle 8.30, il rosario delle 17.30 e la messa solenne delle 18.00 presieduta da Mons. Alberto Silvani, vescovo emerito di Volterra.
Anche domani, venerdì 29 Aprile, ci sarà il Rosario alle 17.30 e poi, alle 18.00, la S. messa in suffragio di tutti i parroci e i fedeli defunti.

