Nei prossimi giorni, dopo l’approvazione da parte della Camera, il Senato della Repubblica è chiamato ad approvare il disegno di legge A.S. 2595 di riforma dell’ordinamento giudiziario e del CSM.
Secondo l’Associazione Nazionale Magistrati il nuovo testo non ridurrà di un giorno la durata dei processi ma cambierà radicalmente la figura e il ruolo di magistrato prevista dalla Costituzione. I magistrati di tutta Italia e sciopereranno anche quelli apuani.
Elena Marcheschi, presidente della sottosezione dell’Associazione nazionale magistrati e Valentina Prudente, segretario della sottosezione, hanno firmato una nota dove ricordano che “lunedì a mezzogiorno a Palazzo di giustizia si svolgerà l’assemblea organizzata dall’Anm, per aprire un momento di confronto nell’interesse comune.
Questo il comunicato di Anm, firmato dalla giunta Anm Liguria:
“IL PAESE HA BISOGNO di fiducia nella magistratura; di magistrati che – come prevede l’articolo 107 della Costituzione – si distinguano solo per funzioni e non per carriere; il paese non ha bisogno di giudici e pubblici ministeri gerarchicamente ordinati ai capi degli ufficio; non ha bisogno di magistrati distinti e separati tra loro in base alle carriere o ai gradi né di una magistratura alta (delle corti superiori) e di una bassa (delle corti di primo grado): in tal modo non si contrasta il “carrierismo” ma lo si alimenta.
IL PAESE HA BISOGNO di valutare la qualità del lavoro dei magistrati e non solo la quantità; di magistrati attenti alle decisioni e non agli inutili adempimenti burocratici o alla loro carriera; di magistrati liberi di giudicare serenamente, secondo la legge e la loro coscienza; di magistrati responsabili e non di “burocrati impauriti” delle ripercussioni personali delle loro decisioni.
IL PAESE HA BISOGNO di pubblici ministeri che ragionino come i giudici, ispirati dalla medesima cultura della giurisdizione, capaci di coltivare sempre il dubbio sull’innocenza dell’indagato; non ha bisogno di “avvocati dell’accusa” che “vincono” ottenendo condanne e “perdono” con le assoluzioni; ha bisogno di un pubblico ministero che ricerca la verità con fatica e umiltà, insieme a tutti gli altri protagonisti del processo.
IL PAESE HA BISOGNO di un impiego efficiente delle risorse della magistratura e di una loro migliore distribuzione sul territorio nazionale, con particolare attenzione ai territori più in sofferenza; di destinare le risorse e l’impegno della magistratura all’accertamento dei fatti più gravi, seriamente lesivi dei diritti fondamentali dei cittadini;
IL PAESE HA BISOGNO di dirigenti degli uffici giudiziari autorevoli, capaci di aiutare i magistrati più giovani; non ha bisogno di capi autoritari, attenti solo alla logica dei numeri; ha bisogno di magistrati responsabili ma al tempo stesso indipendenti anche nei rapporti all’interno degli uffici giudiziari.
IL PAESE HA BISOGNO di magistrati che dialoghino con gli avvocati in modo sereno e costruttivo, ognuno secondo il proprio ruolo ed entrambi come parte fondamentale del sistema giustizia; non ha bisogno di uno scontro tra categorie; La riforma in discussione contrasta con tutto questo. L’astensione non è “contro le riforme” ma serve ad illustrare le riforme della magistratura necessarie per garantire e attuare i principi costituzionali.
Per questi motivi, lunedì 16 maggio 2022, è stata proclamata una giornata di ASTENSIONE dalle attività, salvo gli affari urgenti previsti dal codice di autoregolamentazione.
In coincidenza con la giornata di sciopero saranno organizzate in tutti distretti iniziative assembleari, per un confronto sui contenuti del provvedimento in discussione”.
