Si è svolta ieri sera (la prima convocazione era stata annullata per il temporale) l’assemblea popolare programmata nel parcheggio del campo sportivo ma non ha portato ai risultati sperati e per la quale era stata organizzata.
Ci spieghiamo meglio. I cittadini si erano autoconvocati per studiare una soluzione alla nuova situazione che si è venuta a creare dopo la distruzione di una parte della struttura dell’impianto di calcio, come ricostruire una società sportiva, tanto per fare un esempio, ma qualcuno ha pensato bene di far arrivare il sindaco Francesco Persiani e l’assessore allo sport Paolo Balloni, di conseguenza l’attenzione e la discussione si sono subito incanalate su un altro binario.
Prima le domande sono state per farsi spiegare le cause o i motivi di questa demolizione, colpe e colpevoli su cosa è accaduto ad un impianto costato tanta fatica e sudore ai turanesi. Qualcuno ha confessato anche che gli sono venute le lacrime a vedere le macerie, altri hanno chiesto se i distruttori fossero stati autorizzati ad usare le ruspe.
Altri ancora hanno ricordato le persone che hanno dato il via all’idea ed ai lavori dell’impianto negli anni 70/80 ( e che ormai non ci sono più). Insomma domande importanti ma andate poi fuori tema, visto la presenza degli amministratori. E gli amministratori erano arrivati con le documentazioni dietro.
Ma, ci domandiamo, a questo punto non sarebbe stato meglio convocare anche l’altra parte? Il gestore dell’impianto? Oppure rimandare la discussione per la quale era stata convocata l’assemblea visto che poi si è parlato anche degli altri impianti messi male, a cominciare dalla stadio degli Oliveti pure senza illuminazione e super utilizzato?
Sta di fatto che quando praticamente l’assemblea si è sciolta ci sono stati pochi minuti per parlare di come andare avanti a Turano. Si è parlato di chiedere la riconsegna della struttura ai turanesi, ma che sarebbe servita una associazione, un gruppo sportivo o simile, insomma un ente che poi possa gestirla ufficialmente. E che si doveva trovare il gruppo di persone disposte ad accettare questo nuovo impegno, anche se prima che la struttura sarà pronta ora passerà molto tempo.
Il sindaco si è detto fiducioso ma l’esperienza ci insegna che ne passerà di acqua sotto ai ponti prima di avere nuovamente l’impianto pronto. Anche perché negli anni sono cambiate le normative di sicurezza e altre cose ancora esistenti dovrebbero essere riviste. Servirà un’altra assemblea, ma questa volta senza sindaco e assessori.
Turano ha troppo bisogno di questo spazio che possa servire non solo per il calcio ma anche per le altre iniziative sociali o manifestazioni che potrebbe ospitare.