COMUNICATO STAMPA
Le ruspe nel campo sportivo di Turano fanno riflettere ed aprono ad una discussione molto ampia nel settore dello sport, ovvero, come dichiara il presidente di Insieme, Daniele Tarantino, “ manca un progetto dello sport. Adesso che il campo di Turano è stato distrutto, quale sarà la società sportiva che si accollerà un tale scempio? Forse qualcosa si sarebbe potuto salvare, almeno per consentire di dare continuità all’attività sportiva, considerando che il nostro territorio è povero di strutture pubbliche, mentre il bisogno per i nostri giovani (e non solo) è crescente e soprattutto insufficiente a dare risposte”.
Insomma, Turano ha perso un’importante punto di riferimento per lo sport ma le criticità del settore sono evidenti anche in altre realtà del territorio. “In montagna, per esempio, i campi sportivi di Casette, Forno e Cà di Cecco (quest’ultimo per fortuna affidato agli scout) languono – ricorda Tarantino -. Poi abbiamo Ricortola che più volte ha proposto progetti di ampliamento, Romagnano ancora oggi in attesa del rifacimento del manto del campo da calcio, Ronchi e Marina di Massa che chiedono da anni un aiuto concreto alle amministrazioni. Ma non vogliamo parlare solo dei campi da calcio: mi chiedo quale sarà il futuro del palazzetto dello sport, che manca ancora di una gestione societaria e quest’ultimo da solo non può coprire tutte le esigenze delle società sportive della nostra città. E ancora chiedo quali siano gli investimenti futuri per la piscina comunale, in quanto la vasca esterna non è ancora utilizzabile e infine quanto sia concreto il ripristino dello Stadio comunale.. Ecco, a fronte di tutto ciò, la nostra città merita un progetto serio che affronti le tematiche dello sport per un buon investimento sulle strutture sportive.
In molte città, a differenza della nostra, vengono finanziate ogni anno”. Dietro lo sport ci sta tutto: educazione, disciplina, sana alimentazione, corretti stili di vita, salute, aggregazione e socialità: “Una città senza sport non ama i suoi cittadini. Dobbiamo lavorare per diffondere la cultura dello sport fin dalla primissima infanzia, soprattutto in questo territorio colpito da calamità sanitarie importanti a causa dei veleni. Questa – chiosa Trantino – è una terra che chiede di essere riscattata nello sport e non solo, e lo si fa favorendo occasioni di sport per tutti, non demolendo anche quel poco che abbiamo”.