COMUNICATO STAMPA
Un giovedì mattina al mare tra simulazioni di salvataggio e conoscenza dell’ambiente marino per gli oltre 20 bambini dello stabilimento balneare Villa Gioietta di Marina di Massa.
L’iniziativa “Bagnino per un giorno” è stata organizzata dall’Associazione ASD Freediving che ha coinvolto gli esperti della Federazione Italiana Salvamento Acquatico e Sa.Tu.Re.Te..
I ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 14 anni, seguiti anche da alcuni genitori, sono stati coinvolti dagli Assistenti Bagnati FISA della delegazione di Massa Carrara e Livorno nelle spiegazioni sul ruolo del bagnino, sui rischi dell’ambiente acquatico, come l’acqua profonda, le meduse, gli scorfani e le tracine, ma anche sui significati delle bandiere issate ed è stato spiegato loro che cosa fare in caso di emergenza in acqua.
Durante le simulazioni del massaggio cardiaco, un ragazzino che partecipava alla manifestazione ha avuto un malore: repentinamente gli organizzatori sono passati dalla finzione alla realtà.
Il giovane è stato posizionato a terra, è stato controllato il suo stato di coscienza, è partita la chiamata al 112 (numero unico dell’emergenza), e nel frattempo è stato messo con le gambe alzate. Arrivata l’ambulanza il ragazzo, che già stava meglio, è stato portato comunque all’ospedale per accertamenti.
Rientrata la paura l’iniziativa è proseguita con le tantissime domande dei piccoli, tra divertimento e qualche risata. Attraverso il gioco infatti l’apprendimento è facilitato e i messaggi di prevenzione e di sicurezza vengono metabolizzati subito dai bambini. Sono seguite poi attività pratiche: qualche tecnica di salvataggio a nuoto, poi con la tavola da surf (rescue board), col baywatch e con Pinta, un labrador nero brevettato Life Guard della FISA Livorno.
Pinta è stata l’idolo indiscusso della giornata, si è beccata un sacco di coccole e carezze, ma ha anche dimostrato le sue grandi capacità di salvataggio.
In Italia, purtroppo, gli incidenti di annegamento colpiscono circa 400 persone l’anno e la maggior parte avviene in mare, per questo diffondere la cultura della prevenzione diventa indispensabile per formare adulti consapevoli.
Nicola Crupi di ASD Freediving ha voluto fortemente questo evento e ha detto che «Siamo in uno stabilimento balneare di bambini, è giusto che sappiano cosa fare per affrontare le difficoltà in mare». «Con F.I.S.A. – ha spiegato la presidente di Sa.Tu.Re.Te – la divulgazione di maggiore consapevolezza dei rischi, l’incremento delle capacità di nuotare, il cambiamento di abitudini, l’educazione nelle scuole e la sorveglianza degli Assistenti Bagnati hanno permesso di ottenere importanti risultati nella prevenzione degli incidenti per annegamento».