E’ scomparso ieri mattina all’età di 86 anni Agostino Cancogni, noto imprenditore di mobili e titolare della Agostino Cancogni Mobili in via Aurelia ma con altri punti vendita in città, che ha scritto un pezzo importante della storia della nostra città.
Il mobilificio ha conosciuto i suoi momenti migliori negli anni settanta assicurando forniture di arredamento in ambito locale ma soprattutto in quello internazionale.
Fra gli arredamenti internazionali da ricordare quello strutturale all’aeroporto di Tripoli e la produzione di mobili su misura per la villa del colonnello Gheddafi, in ambito locale l’arredo della sala della Resistenza della Provincia e la sala consiliare del Comune di Massa, ma anche gli arredi della scuola Don Milani. E si nota lo stesso stile.
Erano gli anni dove il suo impegno era forte anche in ambito sportivo e ricopriva la carica di vicepresidente della Massese calcio, quando collaborava con Vieri Rosati presidente in serie B, sua la trattativa per l’acquisto e poi la cessione all’Inter di Cerilli.
Ma la sua attività spaziava anche in iniziative culturali e umanitarie con la presidenza per diversi anni dell’associazione della Laion della Provincia con numerose iniziative per la valorizzazione del nostro territorio.
Cancogni era anche cavaliere del lavoro insignito dal Presidente della Repubblica.
Da tempo malato è rimasto al lavoro fino all’ultimo , come amministratore della Cancogni Srl che ha sede nella struttura di Romagnano progettata interamente dall’architetto Nocchi , un’eccellenza massese noto anche per questa realizzazione.
Lascia tre figli, Alessandro, Paola e Cristina che comunicano che i funerali si svolgeranno lunedì alle ore 16 presso la chiesa dei Cappuccini di Massa. La salma attualmente è all’obitorio del Noa in attesa del funerale di lunedi. Se ne va dunque un altro pezzo di storia della città, una persona che ha dato il massimo nella ripresa nazionale del dopoguerra, del boom economico.