Sabato 23 luglio Rivoluzione Allegra, l’Associazione nata nel novembre 2021, di cui il Presidente è Giulio Milani ha festeggiato un anno di “lotta allegra”. Nel corso dei festeggiamenti in Piazza Aranci sono state discusse le scelte politiche effettuate dal Governo Conte e successivamente del Governo Draghi. “Scelte queste- spiega Bruno Ricci, segretario e membro del consiglio direttivo dell’Associazione- che abbiamo reputato anticostituzionali.” Infatti, tra i diversi fini istituzionali di Rivoluzione Allegra, c’è proprio quello della tutela della costituzionale, ovvero l’impegno di monitorare che le istituzioni pubbliche si muovano all’interno del perimetro della legalità.

Nello specifico le scelte politiche che sono state oggetto di critica da parte dell’associazione sono state, tra le altre, quelle relative alla sospensione non retribuita di intere categorie di lavoratori, quali: gli operatori sanitari, i docenti e e le forze dell’ordine. Unitamente a ciò, l’associazione ha criticato anche l’utilizzo di un Green Pass in palese violazione del green pass europeo come disciplinato dal regolamento Europeo 953 del 2021 e dalla raccomandazione dell’Unione Europea 2361 del 2021.
“Dopo due anni e mezzo di rivoluzione allegra – spiega Bruno Ricci- la Magistratura italiana afferma, in atti, che la nostra lotta aveva ragione di esistere; a tal proposito merita leggere e meditare, tra le altre, la sentenza del tribunale di Pisa 1842 del 2021 e l’ordinanza del tribunale di Firenze del 6 luglio 2022.”
(Tribunale di Pisa, Giudice: Lina Manuali; Tribunale di Firenze, Giudice: Susanna Zanda)
Il Giudice Lina Manuali ci dice che tutta la normativa emergenziale, firmata dal Governo di Giuseppe Conte e Draghi, era priva del presupposto giuridico per esistere e che quindi tutti i dpcm e tutti i decreti legge che si sono susseguiti nel tempo sono anti costituzionali. In ultimo, il giudice pisano dice che le scelte politiche dei due governi rappresentano un’offesa a Dio e ai suoi figli.
Il Giudice fiorentino, Susanna Zanda, invece, stabilisce che:
- L’imposizione di un trattamento sanitario obbligatorio (TSO), al fine di fronteggiare sia il Sars-cov2 che il covid-9, è privo di un’utilità di sanità pubblica e in palese violazione dell’art. 32 della carta costituzionale. Si ricorda infatti che il giudice ha sottolineato che non può esistere un’imposizione a un TSO quando questo: è sperimentale, ha causato eventi avversi gravi e decessi, non ha interrotto la catena del contagio, le case farmaceutiche hanno ricevuto lo scudo civile-penale, gli operatori sanitari hanno ricevuto lo scudo civile-penale, il vaccino è coperto dal segreto industriale e militare, il vaccinando è stato obbligato a firmare un consenso disinformato. In altre parole, per il giudice fiorentino l’attuale vaccino è, sul piano scientifico e dell’evidenza, inefficace tant’è vero che i vaccinati si contagiano, contagiano e muoiono.
- Il Green Pass in versione italiana ha violato la normativa europea.
- E’ dovere di ogni Giudice della Repubblica Italiana disapplicare la normativa italiana ove questa contrasti con la normativa di rango superiore, ovvero quella comunitaria, nel caso di specie.
In merito a questi due punti il Giudice fiorentino ci ricorda come il Giudice Nazionale ha il dovere di disapplicare la Normativa Nazionale ove questa contrasti con quella europea. Nel caso di specie, ad esempio, il Giudice Fiorentino ha riammesso al lavoro sia in presenza che in smart working la psicologa sospesa.
“L’associazione Rivoluzione Allegra che conta oltre 200 soci sparsi per tutto il territorio nazionale ; -conclude Bruno Ricci-oltre all’obbiettivo di tutela costituzionale, porta avanti un ricco programma di eventi socioculturali, attività didattiche e sportive a favore dei soci e dei figli dei soci RIVAL ,( acronimo di Rivoluzione Allegra), ed è aperta tutti senza nessun distinguo di sesso, di razza, di religione, di condizione socio-economica e culturale. (art 3 Costituzione delle Repubblica Italiana)”
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