COMUNICATO STAMPA
Si è svolta martedì 2 agosto, a Forno, la quarta tappa del tour di Rivoluzione Allegra attraverso la città per conoscere la storia dei quartieri, i loro abitanti, le associazioni e i comitati presenti, le problematiche vecchie e nuove, i desideri e le proposte di cambiamento.
L’assemblea pubblica è iniziata alle 21 con l’intervento di Giulio Milani, che ha illustrato le attività dell’associazione e i motivi del tour, quindi la parola è passata a Patrizia Bianchi, docente e attivista di RivAl, che ha presentato un ampio excursus sulle origini del paese di Forno, le sue attività principali e i cambiamenti che si sono succeduti nei secoli, un vero e proprio pezzo di storia della nostra città, della sua vocazione artigianale e poi industriale, della sua capacità di adattamento come delle crisi in cui si è avvitata, per poi risorgere.
Al termine della presentazione è intervenuto il regista di origini fornesi Alberto Grossi: l’ambientalista ha illustrato il modo in cui è cambiato il lavoro in cava dall’otto/novecento agli ultimi trent’anni, con l’introduzione di tecnologie sempre più avanzate e distruttive e il conseguente calo dell’occupazione, a fronte di un costo sociale ed economico elevato per la cittadinanza (ogni anno paghiamo in bolletta circa 400mila euro per i costi di depurazione delle nostre sorgenti, inquinate dal taglio della montagna e dai detriti di lavorazione), mentre la montagna viene svenduta a circa 5 euro la tonnellata per l’interesse di un numero sempre più ridotto di persone.
Ha quindi preso la parola Marco Falini, altro attivista di RivAl, che ha riportato in assemblea le criticità rilevate a Forno durante la sua mini-inchiesta precedente all’incontro: in particolare, Falini ha rappresentato il problema del dissesto idrogeologico, dell’abbandono dei boschi, della moria di castagni, senza che nessuno abbia fatto nulla per dirottare anche su Forno i finanziamenti che pure la Regione Toscana ha stanziato per quelle problematiche.
Nel finale, ha preso la parola la neo-eletta coordinatrice provinciale del Comitato di Liberazione Nazionale Marianna Massa, che ha ricordato l’esistenza di un libro scritto proprio da Giulio Milani, presidente di Rivoluzione Allegra, sulle criticità della nostra provincia legate prima all’industria chimica e poi all’escavazione industriale, “La terra bianca”, uscito per Laterza nel 2015. La coordinatrice ha quindi riportato l’attenzione dei presenti sulla necessità di costituire gruppi di pressione e comitati cittadini per fare da pungolo nei confronti dell’amministrazione: concetto, questo, ribadito anche nel finale dallo stesso Giulio Milani, che ha presentato le attività e gli scopi del CLN di Ugo Mattei e rinviato i presenti a nuovi incontri di approfondimento e di raccordo sociale.
I quartieri, le associazioni o i comitati che vogliano mettersi in contatto con noi per stabilire insieme le prossime tappe del nostro viaggio, sono pregati di telefonare allo 0585354643 o di scrivere a [email protected].