Effettivamente, polemiche a parte, piazza Calamandrei e tutta Ronchi meritano grande attenzione per quello che sono state nel passato, per come sono nate e cresciute e quello che potrebbero essere nel futuro. Ronchi-Poveromo è una delle zone più belle della costa che va dalla Liguria alla Versilia.
“La polemica, pubblicata sulla cronaca locale della Nazione del 6 agosto scorso, tra l’onorevole Martina Nardi e Fratelli d’Italia sullo stato del parco dei Ronchi rende inevitabile un nostro intervento su questa problematica che non può essere liquidata con pochi spot elettorali – si legge nella nota del Pri – a nostro giudizio privi di qualsiasi contenuto propositivo.
Purtroppo lo stato di totale abbandono e di degrado che impera nella zona di Ronchi/Poveromo è sotto gli occhi di tutti: strade dissestate e non soggette a pulizia, segnaletica inesistente – e, ove realizzata, errata (vedi incrocio tra via dei Fichi e via degli Ontani di Levante) – pinete usate come discariche, impianti fatiscenti e mal funzionanti, erosione del litorale, etc. etc. etc. sono il biglietto da visita di una delle località più belle – se non la più bella – di tutto il litorale Apuo Versiliese.
Né, d’altro canto, l’amministrazione può trincerarsi dietro al paravento delle competenze atteso che spetta esclusivamente a Lei coordinare l’operato sia delle sue controllate (Asmiu e Gaia, ad esempio) che degli enti fornitori dei servizi, nonché imporre ai privati di mantenere le loro proprietà in stato decoroso ricorrendo, eventualmente, anche all’esecuzione diretta dei lavori necessari in danno (cioè a spese di proprietari).
Tornando, peraltro, all’oggetto principale del nostro intervento (il Parco dei Ronchi) non possiamo non restare stupiti dalla risposta di FdI – che, lo ricordiamo, è parte essenziale di questa amministrazione ed esprime l’assessore al Lavori Pubblici – che tenta di giustificare una situazione oggettivamente inaccettabile, quale è quella da chiunque visibile di totale abbandono ed incuria del punto centrale dell’area in oggetto – la piazza Calamandrei – adducendo la realizzazione di fantomatici interventi quali il ripristino della “storica” fontana, l’installazione di giochi per bambini, la stazione di “bike sharing” e “la nuova targa toponomastica dedicata al grande calciatore Paolo Rossi”.
Sarà sin troppo facile obiettare che la fontana è in uno stato pietoso piena di rami secchi, di aghi di pino e di foglie marce, che i giochi per bambini consistono in un piccolo scivolo ed in un’altalena che sono ben misera cosa e sono circondati da erbacce e da piante secche, che in tutto il parco vi è un solo cestino per le immondizie che, inevitabilmente, strabocca di rifiuti, che la pulizia è inesistente, che gli alberi non sono potati da anni e costituiscono un pericolo e, di questo passo, potremmo continuare all’infinito.
Ciò che peraltro ci ha lasciato ancor più perplessi è il riferimento alla targa dedicata a Paolo Rossi; premesso che ignoriamo di chi sia stata l’iniziativa e se abbia o meno ottenuto i necessari nullaosta dalla commissione toponomastica, e ribadito che non può essere messo in dubbio il valore dello stesso come persona e come sportivo, non possiamo non chiederci come possa integrarsi la sua presenza nella piazza intitolata a Piero Calamandrei che, come a tutti è noto, è stato uno dei padri costituenti, giurista di fama indiscussa, politico di rara sensibilità e lungimiranza che ha lasciato il segno nella nostra carta fondamentale dei diritti con la sua formazione laica, liberista, democratica e progressista”.
“Ci saremmo aspettati che il grandissimo giocatore fosse ricordato in un luogo a lui più congeniale – termina il comunicato di Giorgio Raffi – e che nella piazza dei Ronchi fosse valorizzata la figura di uno degli uomini più importanti nella nascita e nello sviluppo dell’Italia post fascista; purtroppo la mancanza di memoria storica (o forse l’ignoranza dei grandi eventi del passato) non può che portare a tali distorsioni”.
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La Sezione “Giuseppe Mazzini” – P.R.I. Massa
Il Segretario Giorgio Raffi