Il nostro territorio è stato teatro di efferati eccidi nazifascisti che infiammarono e insanguinarono la lunga estate del 1944.
Il consigliere Alberti, facendo riferimento alla legge regionale 38/02 sulle “Norme in materia di tutela e valorizzazione del patrimonio storico, politico e culturale dell’Antifascismo e della Resistenza e della promozione della cultura di libertà, democrazia, pace, collaborazione e integrazione tra i popoli” e, ritenendo importante l’atto di adesione al protocollo per la costituzione della “ Rete dei comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti”, chiede al sindaco “quale è l’orientamento dell’amministrazione rispetto alla firma del protocollo d’intesa che vede l’adesione di diversi comuni e coinvolti importanti istituti, associazioni e fondazioni storiche della Toscana”.
La legge, infatti, impegna la Regione Toscana a promuovere, conservare e valorizzare il patrimonio storico, politico e culturale dell’antifascismo e della Resistenza, nonché a promuovere e sostenere gli interventi finalizzati alla ricerca, divulgazione e diffusione delle conoscenze allo scopo di salvaguardare la Memoria delle stragi nazifasciste in Toscana.
Inoltre, la Giunta Regionale della Toscana con delibera 77/02 ha approvato lo schema di protocollo d’intesa per la costituzione della “ Rete dei comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti”, con il coinvolgimento del Parco Nazionale della Pace di Sant’ Anna di Stazzema, dell’Istituto Storico Toscano e della Rete degli Istituti Storici Provinciali della Resistenza e dell’Età Contemporanea, della Fondazione Museo della Deportazione di Prato-Luoghi della Memoria Toscana e della Federazione Regionale delle Associazioni Antifasciste e della Resistenza.
Scopo del protocollo è promuovere e sviluppare collaborazioni per la realizzazione di attività volte a salvaguardare la Memoria delle stragi e degli eccidi nazifascisti in Toscana e la realizzazione di percorsi tematici di riscoperta dei luoghi della Memoria, anche in vista del prossimo 80° anniversario della liberazione.
“In occasione del prossimo 80° anniversario della liberazione la Regione Toscana darà valore e rilievo alle attività istituzionali che hanno caratterizzato il sistema toscano della Memoria e intende procedere alla formalizzazione di una Rete regionale che coinvolga i Comuni teatro di stragi ed eccidi nazifascisti con l’obiettivo di valorizzare i luoghi della Memoria, i piccoli musei, i centri di documentazione sulla storia della Resistenza al nazifascismo in Toscana – informa Alberti -. Massa, città medaglia d’oro al merito civile, rientra tra gli 83 comuni toscani che tra l’aprile e il settembre del 1944 furono teatro di oltre 280 stragi commesse dall’esercito nazista e dai militi italiani della RSI, che contarono circa 4.500 vittime civili (Regione Toscana, Storia e Memoria del 900) e ha pagato un tributo di sangue altissimo, in totale 336 vittime, tra le quali si ricorda :
la strage di Forno del 13 giugno 1944 con 68 vittime; l’eccidio di Guadine del 24 agosto 1944, con 13 persone uccise e il paese dato alle fiamme; gli eccidi del 10 settembre 1944 con 38 persone trucidate in varie località di Massa tra le quali Ponte di Forno e la villa della Rinchiostra; la strage delle Fosse del Frigido del 16 settembre 1944 con 147 vittime”.
Il consigliere Alberti ritiene importante l’atto di adesione al protocollo per la costituzione della “ Rete dei comuni toscani teatro di stragi ed eccidi nazifascisti” e quindi interroga il primo cittadino chiedendo una risposta in Consiglio comunale.