Siamo prossimi all’inizio del nuovo anno scolastico e alcune famiglie residenti nei paesi della montagna massese intervengono sul sistema scuolabus al fine di aprire una riflessione e valutare eventuali e possibili soluzioni.
“ Fino a qualche anno fa – spiegano – il pulmino dello scuolabus faceva il giro dei paese fermandosi in prossimità delle abitazioni dei bambini da trasportare, da e per la scuola. Poi il sistema è cambiato e sono stati creati “punti di raccolta” , ovvero fermate a distanza dalle abitazioni per cui si sono sviluppati non pochi disagi.
Le famiglie sono costrette a rivolgersi a nonni o chi per essi per accompagnare i bambini alle nuove fermate di raccolta – raccontano – . Ci sono genitori con figli piccoli, neonati, che alle 7,30 del mattino devono caricare tutta la famiglia in auto per raggiungere il punto raccolta. Noi paghiamo un servizio e, essendoci un precedente che funzionava benissimo, ci sentiamo di invitare gli uffici preposti a fare un passo indietro e quindi a ripristinare il vecchio sistema.
Il disagio riguarda in particolare le famiglie di Cà di Cecco, Pariana, Antona. Con un po’ di buona volontà – osservano – siamo convinti che l’amministrazione possa lavorare su questi percorsi scuolabus e semplificare le modalità del servizio rivolto agli scolari. Dalle Cà di Cecco è un vero disagio scendere due volte al giorno per portare o andare a prendere il bambino al punto di raccolta, soprattutto quando piove, in prossimità del ristorante Il grillo. E la stessa cosa è per Antona, dove i genitori devono utilizzare l’auto per accompagnare i figli alla fermata fuori dal paese. Ci siamo rivolti anche al comitato Una montagna da salvare affinchè possa sollecitare un po’ di interesse verso questa problematica perché, agli uffici preposti ci hanno trattato con molta superficialità”.
I genitori residenti nei paesi montani sono tuttavia fiduciosi e auspicano in un buon lavoro da parte dell’amministrazione e degli uffici preposti.
“Un lavoro semplice – concludono -: tornare al metodo di qualche anno fa, risolvendo disagi e malumori”.