Ha tentato di dare fuoco a se stesso ed alla cella in cui é ristretto, poi ha incendiato delle bombolette di gas lanciandole contro i poliziotti penitenziari. Protagonista ieri un detenuto di origini nordafricane nel carcere di Massa.
Lo rende noto il segretario regionale del Sappe Francesco Oliviero.
“Il detenuto – spiega Oliviero -, appena trasferito nella casa di reclusione in accoglimento di una sua richiesta di effettuare colloqui con i familiari, ieri sera, per futili motivi, ha iniziato ad inveire con un agente addetto alla sezione, pretendendo di parlare con il preposto. Subito dopo il colloquio con il preposto di sorveglianza, ha preso due bombolette di gas, che sono in uso ai detenuti per il funzionamento del fornello da campeggio in dotazione, e una dopo l’altra le ha incendiate.
L’agente ha provveduto a spegnere ogni inizio di incendio. A quel punto il detenuto ha tentato di darsi fuoco e non riuscendoci ha lanciato la bomboletta in fiamme sul collega di sezione che con un estintore e’ riuscito a neutralizzare le fiamme. Solo che usando l’estintore a polvere e non a Co2 ha inalato le polveri. L’agente, a cui va il nostro plauso, e’ stato trasportato al pronto soccorso in quanto presentava un respiro pesante e forti giramenti di testa”.
Per Oliviero “cosa deve ancora succedere nelle carceri regionali della Toscana affinche’ l’Amministrazione penitenziaria intervenga e metta fine all’agonia lavorativa a cui e’ sottoposto costantemente il personale di polizia penitenziaria in Toscana?”.
Donato Capece, segretario generale del Sappe, rivolge “solidarieta’ e vicinanza al personale di polizia penitenziaria di Massa che ancora una volta ha risolto in maniera professionale ed impeccabile un grave evento critico” e giudica la condotta del detenuto che ha provocato l’aggressione “irresponsabile e gravissima”.