Preoccupa la situazione della Sanac di Massa, considerando la grave crisi economica che colpisce il Paese e in particolare, il nostro territorio apuano, da sempre fanalino di coda per i livelli occupazionali.
La crisi industriale apuana sembra non avere spiragli di ripresa. Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa, che ha il polso nel contesto locale della media e piccola impresa, esprime solidarietà a tutti i lavoratori e la vicinanza di tutta l’associazione alle famiglie, ma certo questo non basta.
“Non possiamo assistere inermi a una nuova emorragia di posti di lavoro – commenta – . Assistiamo alla fine lenta della zona industriale e questo accade in un territorio già gravemente colpito dalla crisi occupazionale.
Gli operai, circa un centinaio, non possono ritrovarsi senza stipendio. I problemi di Sanac vanno risolti celermente. Si faccia avanti la politica, a livello locale, regionale e nazionale, perchè la zona apuana non può perdere un’altra realtà produttiva.
La maggior parte dei capannoni – spiega il presidente – è vuota, nonostante titolari della media e piccola impresa abbiano necessità di spazi. Mi auguro che la zona venga rivalutata per quello che è, ovvero per l’importanza strategica che ha sul territorio, arrivando ad una soluzione senza più promesse che, sappiamo, non possono essere mantenute dalla parte politica.
Per la vertenza Sanac di Massa si richiede un intervento diretto, auspicando un incontro con i vertici affinchè si arrivi a salvare questa azienda apuana.
Come associazione, puntiamo ad un programma di rilancio di tutta la zona industriale, proprio a partire dalla Sanac. Per quest’area dimenticata da troppi anni, al momento non si prospettano idee concrete. Anche l’ipotesi di uno sviluppo commerciale, come indicato da tempo, potrebbe funzionare – conclude Tarantino – .
L’importante è che si faccia qualcosa di concreto che vada a rilanciare tutta l’area e che crei occupazione. Purtroppo, al momento, nessuno ha presentato un programma di sviluppo su cui aprire un confronto”.