COMUNICATO STAMPA
La presidente Laura Menconi: “Sarà il primo appuntamento del gruppo di lettura che andiamo a costituire”
La storia di Eliana Danielli ha fatto breccia nel cuore delle tante persone che venerdì hanno partecipato alla presentazione del libro ai salotti dell’Ada di Carrara.
E’ un messaggio di speranza che racconta una storia vera, quella della stessa scrittrice e della figlia, Virginia Marialinda, nata prematura di 28 settimane.
Una sfida che non è stata facile, né per lei né per gli allora neo genitori, Eliana con il marito Cristiano Scazzola, allenatore del Piacenza calcio e figlio di un ex calciatore della carrarese, Carlo Scazzola. E infatti Eliana, originaria di Como, oggi è carrarese di adozione.
Quel viaggio durato ben 96 giorni è diventato un libro che Eliana ha scritto per regalare forza e speranza a tante famiglie che possono trovarsi ad affrontare momenti molto difficili intitolato “Tu in una mano. 640 grammi di amore”.
“La presentazione ha avuto tanto successo e son state vendute molte copie del libro il cui ricavato, lo ricordiamo, va in beneficenza all’Unità di terapia intensiva neonatale e pediatrica dell’Istituto Giannina Gaslini di Genova e alle famiglie dei bambini ammalati, con difficoltà economiche – sottolinea la presidente Ada, Laura Menconi -. E’ stato un incontro emozionante e il 4 novembre ci vedremo di nuovo per far nascere il gruppo di lettura dell’Ada: il libro scelto per il primo appuntamento sarà quello di Eliana e abbiamo già tante adesioni”.
La presidente Ada ha inoltre regalato alla scrittrice un quadro della pittrice Gloria Michela Rustighi.
Nell’opera Dissolvenza si vede l’esplorazione delle tecniche sperimentali che ha portato l’autrice ad appropriarsi della tecnica della monotipia che, attraverso una matrice di plexiglass, crea dipinti a olio stampabili su carta. Infine citando le sue stesse parole si coglie l’essenza della sua arte:
“Come le mie opere voglio rappresentare l’esatto momento in cui dissolviamo e torniamo a far parte dell’universo. Le pennellate di colore che si intersecano con la figura rappresentano il momento culminante in cui ritorniamo a far parte dell’infinito”.