Disagi in montagna per la mancata apertura dello studio medico di famiglia nel paese di Pariana: il consigliere comunale Pd, Gabriele Carioli, presenterà nel merito un’interpellanza.
Sulla questione interviene l’ex consigliere Simone Ortori:
“L’unica risposta possibile a questo disagio è l’apertura dello studio medico e ci rivolgiamo anche al prefetto, dottor Guido Aprea, affinché, nei limiti delle proprie competenze, possa richiedere agli enti coinvolti un definitivo passo in avanti, nell’interesse dei cittadini della montagna”.
Anche il comitato Una montagna da salvare ha fatto pressione per l’apertura dell’ambulatorio nella ex scuola di Pariana:
“Dopo l’apertura di Forno e Canevara, in dirittura d’arrivo ci sarebbero stati gli ambulatori di Pariana e di Casette – interviene Daniele Tarantino -. L’ideale sarebbe stato avere ambulatori medici di proprietà pubblica nelle frazioni principali e più popolose della montagna massese. Di questo si erano fatti carico Asl e Comune e sembravano esserci buone prospettive per questi importanti presidi medici. Ci auspichiamo un rapido intervento su Pariana”.
Dunque, nell’interpellanza si precisa che
“circa 150 pazienti dei paesi di San Carlo, Pariana, Altagnana, Antona e frazioni Ca’ di Cecco e Tombara, hanno individuato quale medico di famiglia il dottor Andrea Rossi, che ha più volte manifestato l’intenzione di tenere il proprio appuntamento settimanale con i pazienti presso una delle aule dell’ex scuola di Pariana, appositamente adibita a studio medico con un percorso che ha visto coinvolti Comune ed Asl.
L’amministrazione comunale ha dichiarato di aver terminato la procedura di verifica delle opere richieste da Asl per rendere a norma i locali in cui svolgere il servizio di medico di famiglia, di cui l’Asl ha riconosciuto l’importanza”.
Da ricordare che il dottor Andrea Rossi ha manifestato fin da subito, con l’insediamento a Forno, la volontà di poter fare il medico di famiglia in montagna. Tuttavia la burocrazia rallenta le pratiche e i cittadini aspettano la ex scuola di Pariana, dotata di rampa di accesso per disabili e raggiungibile anche da ambulanze e altri mezzi di trasporto di persone con difficoltà di deambulazione, con un studio appositamente realizzato.
“Si richiede di prendere atto dell’assoluta urgenza con cui lo studio medico deve essere aperto per poter dotare il comprensorio del monte Belvedere di questo fondamentale servizio – si legge nel testo che presenterà Carioli – e di procedere senza ulteriori ritardi al raggiungimento di questo importante obiettivo condiviso, in un percorso di comuni intenti, dalla locale parrocchia, dal comitato “Una montagna da salvare”, dall’associazione di apicoltori Arlea (che ha svolto la manutenzione all’interno dell’edificio) e da numerosi pazienti che oggi meritano un risposta concreta”.