Criticità di un Piano (PII) tutto da discutere
Il nuovo Piano integrato di intervento della Stazione (PII) si pone quale strumento “traghettatore” per la realizzazione della nuova Casa della Salute nel comparto Stazione-Quercioli. Questo l’obiettivo principale del Piano che, in mancanza di una visione d’insieme, vede compromesse le finalità di riqualificazione e rigenerazione di un’area nevralgica della città.
Ancora una volta, l’amministrazione comunale progetta interventi e scelte senza tenere adeguatamente conto dell’impatto che tali progettualità, volte a inserire nuove funzioni in aree importanti, potranno avere.
Nell’area oggetto dell’intervento crescerà infatti notevolmente la mobilità che già oggi è rilevante. Il fenomeno di congestionamento del traffico sarà incrementato : dalla presenza della nuova Casa della Salute – Ospedale di comunità; dal notevole impatto che qui avrà la Variante Aurelia, dato che nella nuova “versione” sarà realizzata in superficie; e anche dalla presenza dei nuovi spazi commerciali previsti dal Piano.
Per altro, bisogna rilevare con spirito critico che, in un contesto territoriale già fortemente complicato e caratterizzato da funzioni miste ( commerciali, istruzioni, residenziali, mobilità, direzionali), si pianifica senza la conformazione ad una adeguata strumentazione urbanistica strategica quale il Piano Strutturale e il PTC.
Inoltre, gli standard urbanistici (cioè gli spazi pubblici aggiuntivi) previsti nel Piano integrato di intervento della Stazione sono riconducibili esclusivamente ai parcheggi che per altro risultano insufficienti per l’intero comparto. E per l’ennesima volta, si carica il quartiere di Quercioli di nuovi insediamenti (solo in parte di recupero
dell’esistente) giustificati da un nuovo tracciato di collegamento (ricordiamo che la viabilità non fa standard).Ci è stato chiarito che la nuova strada di progetto si può fare solo se si costruiscono i nuovi complessi residenziali.
Ed è così che nuovo cemento si lega a nuovi veicoli e quindi ad una crescita della mobilità che porta nella realtà del Quartiere altro inquinamento.Il Piano ci appare allora, nella sua logica di base, una replica dei famosi Aru che in cambio di nuovi standard pubblici “caricava” il territorio di nuova residenzialità senza affrontare i nodi dell’abitare, degli spazi di relazione e di incontro, i cosiddetti spazi neutri che promuovono la qualità della vita.
Nelle prossime settimane, in un confronto pubblico, chiameremo a discutere di questo tema i cittadini, le associazioni e le forze politiche per evidenziare le tante criticità che questo Piano presenta.
Stefano Alberti
Consigliere Comunale
Riccardo Costa
Segretario PD Quercioli-Villette