Notte di paura a Castagnola per un incendio divampato in un terrazzo dove viveva da una decina di giorni una coppia sfrattata per morosità: l’appartamento era stato sigillato.
Un boato ha allarmato i condomini di viale delle Medaglie d’oro che, scesi in giardino, si sono trovati di fronte a una scena spaventosa.
Per fortuna non ci sono stati feriti ma solo tanto spavento e rabbia per una situazione che, con un po’ di attenzione e di sensibilità, si sarebbe potuta evitare.
Ma andiamo per ordine. In quell’appartamento del condominio di viale delle Medaglie d’Oro, di proprietà del Comune di Massa, abitava da tempo, dopo la morte della nonna, un giovane con problemi di tossicodipendenza.
Da circa un anno l’uomo condivideva l’abitazione con una compagna, nota ai servizi sociali per varie problematiche. La convivenza nel condominio era diventata molto difficile (addirittura si erano attaccati al contatore elettrico della vicina) per cui i condomini più volte si erano rivolti a Erp e alle forze dell’ordine, con lettere e denunce.
Essendo moroso, l’uomo era stato sopraggiunto da un’ingiunzione di sfratto già nei mesi estivi. Sia Erp che servizio sociale avevano proposto alternative presso strutture cittadine, rifiutate dai due che continuavano ad abitare la casa senza averne più diritto, essendo sotto sfratto per morosità e per una situazione che i condomini non accettavano più. I due continuavano a occupare l’alloggio accendendo il fuoco all’interno per cucinare qualcosa, riscaldarsi e fare un po’ di luce.
Nonostante le proposte di spostarsi in strutture, la coppia non voleva saperne di lasciare l’abitazione. Circa una decina di giorni fa, si è reso necessario l’intervento della forza pubblica e l’appartamento è stato sigillato e reso inaccessibile.
La coppia non ha lasciato comunque il luogo continuando a vivere lì, stabilendosi nel terrazzo dell’appartamento situato a piano terra. I due scendevano e salivano dal muretto e quel terrazzo, protetto da una tenda, era diventato la loro casa.
Per difendersi dal freddo, la sera accendevano fuochi sparsi, spesso utilizzando gomme di copertoni di bici trafugati in giro, rendendo l’aria circostante irrespirabile e costringendo i condomini a mantenere ben chiuse le imposte. Più volte la situazione di rischio è stata segnalata agli organismi competenti, dalle forze dell’ordine all’amministrazione comunale.
“Non potevamo andare a letto tranquilli sapendo che questi dormivano sotto una tenda con il fuoco acceso – protestano i residenti -. Eppure tutti sapevano quello che stava accadendo ma non è stato fatto nulla per evitare il peggio. In questi giorni abbiamo notato un via vai di vigili e polizia ma i due non sono stati allontanati, non sono stati presi in carico come invece sarebbe stato necessario fare, considerando la loro estrema fragilità e bisogno di essere curati”.
Poi, sabato notte, un primo boato, forse causato dall’esplosione di una bomboletta di gas da campeggio, ha allarmato i condomini che si sono trovati di fronte una scena spaventosa.
All’improvviso le fiamme si sono propagate nel terrazzo incendiando le tende e i suppellettili oltre che coperte e tutto ciò che serviva ai due per vivere in quello spazio. Un primo tentativo di domare le fiamme è stato messo a punto dai residenti e dall’uomo stesso. Poi i vigili del fuoco hanno domato definitivamente l’incendio.
La rabbia dei residenti è tanta perchè con un intervento tempestivo rivolto alla coppia questo vergognoso dramma si sarebbe potuto evitare.
“Abbiamo rischiato grosso – concludono -. Questo è un disastro annunciato. Non si capisce perchè, di fronte a una situazione simile non siano stati presi provvedimenti. Prima di chiudere l’appartamento avrebbero dovuto trovare una sistemazione a quella coppia”.
Il sindaco Francesco Persiani, contattato e avvisato alcuni giorni fa, si è attivato:
“Ho immediatamente allertato i servizi sociali e la polizia municipale i quali si sono attivati. Questi ragazzi vivevano un momento molto difficile. Per fortuna non ci sono state conseguenze gravi. Certo, questo è un tema che affronteremo”.
Una storia di periferia, di differenze, di una guerra tra poveri nel grido di un allarme inascoltato: restano le macerie di una società gravemente ammalata, di un sistema sociale che non ha spazio per gli ultimi.