COMUNICATO STAMPA
Grande festa sabato 3 dicembre al ristorante Extra, a Nazzano, per celebrare i sessant’anni di vita della Delegazione Apuana dell’Accademia Italiana della Cucina e per il consueto scambio di auguri natalizi.
È stata la Delegata Beatrice Vannini a salutare i numerosi intervenuti. Erano presenti, fra gli altri, il Professore Emerito Giovanni Ballarini, Presidente onorario dell’Accademia Italiana della Cucina, Marinella Curre Caporuscio, della Consulta Nazionale, Consigliere di Presidenza e Delegata della Spezia, Anna Ricci Pinucci, Consultore Nazionale e Delegata di Versilia Storica, Alberto Petracca, Coordinatore territoriale Toscana Ovest e Delegato di Viareggio, Franco Milli, Coordinatore del Centro Studi Toscana Ovest, Gianni Lorenzetti, presidente della Provincia di Massa Carrara, Andrea Cella, vicesindaco di Massa, gli imprenditori che hanno ricevuto il Premio Dino Villani, rappresentanti di realtà associative e di Club e personaggi del mondo della cultura e dell’imprenditoria.
La Delegata Vannini ha sottolineato che l’importante traguardo è stato «raggiunto grazie al forte senso di appartenenza dimostrato dal continuo interesse alla vita accademica ed alle numerose attività che tutti i Delegati che si sono succeduti nel tempo, unitamente ai cari soci, sono stati capaci di porre in essere».
Ha poi affermato di avere rafforzato sinergie con l’Istituto Alberghiero Minuto di Marina di Massa, la Coldiretti provinciale ed altre realtà territoriali.
Il presidente Ballarini ha illustrato i cambiamenti affrontati dall’Accademia dal 1953, anno della sua fondazione da parte di Orio Vergani e di un gruppo «di uomini d’ingegno» che hanno fortemente voluto «un’istituzione di alta cultura della cucina».
L’oratore ha ben spiegato come da una cucina delle regioni si sia giunti nel tempo a una cucina italiana sottolineando come oggi si possa «mangiare più o meno bene italiano in ogni parte del mondo».
Ha tenuto a dire che se un tempo i cambiamenti avvenivano nelle cucine delle regge dal diciannovesimo secolo avvengono nelle case di una borghesia ricca. Dopo avere illustrato le tappe della storia della cucina italiana ha ricordato quanto sia importante l’attività degli accademici e siano costruttive le loro critiche per la crescita della cultura della buona tavola.
Durante la serata è stato accolto come nuovo socio il dottor Gabriele Bechini, consulente finanziario, e sono stati consegnati il libro sui Cinquant’anni di Delegazione Apuana, curato da Gioacchino Cancemi e Patrizia Gallotti, e quello degli ultimi dieci anni curato dall’accademico Consultore Alberto Sacchetti in collaborazione con la Delegata Vannini e col supporto di altri accademici e il sostegno delle ditte Mineraria Ligure e PLV Marble.
Una vetrofania è stata consegnata allo Chef Claudio Folini che ha proposto un menù di alta qualità con prelibatezze quali il cervo marinato e tartufo nero, il pin di ossobuco e il suo fondo e la guancia basata con soffice di patata di montagna. Ottimi i vini, squisita la torta celebrativa. Fra l’altro è stato degustato il pan di vino offerto da Margherita Dogliani.