COMUNICATO STAMPA
L’ Associazione “Ducato di Massa” aps e l’Associazione “Apuamater” odv, in qualità di coordinatori per la inaugurazione della Mostra, che viene realizzata in partenariato con le seguenti Associazioni: Ducato di Massa, Apuamater, Accademia Albericiana, Accademia Aruntica, Accademia de’ Rinnovati, Associazione “Salviamo il Castello di Moneta”, Circolo Filatelico Numismatico Massese, Museo Diocesano, Associazione “Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara”, “Touring Club Italiano, sez. di Massa-Carrara”, Istituto per la Valorizzazione dei Castelli della Provincia di Massa-Carrara”, “Associazione Scholé” del Liceo Classico di Massa, Associazione “Dickens Fellowship”, Associazione “Shakespeare’s Friends”, Associazione Circolo ARCI “Spazio Alberica”, Museo Etnologico delle Apuane “Rivista le Apuane”, Museo Etnologico delle Apuane “Centro Culturale Apuano”, “Controvento Trekking Storia”, Associazione “Carrara un Museo a Cielo Aperto”, Centro Italiano Femminile “C.I.F. di Massa”, annunciano le motivazioni e i dettagli dell’evento.
Il titolo della Mostra è il seguente: “Alberico I Cybo-Malaspina e la Giostra della Quintana Cybea”, il sottotitolo è il seguente: “La Contemporaneità di Alberico I Cybo-Malaspina”.
Tra le motivazioni che hanno spinto, in particolare, un gruppo così consistente e attivo, sul terreno culturale, di Associazioni, Partner del progetto, sui temi che afferiscono alla figura epica di Alberico I Cybo-Malaspina, il Grande, ci sono sicuramente le caratteristiche del personaggio: visionario e lungimirante, abile nella diplomazia con gli stati italiani ed esteri, capace di realizzare le grandi visioni e le “imprese” da lui lanciate con la cura e concretezza nei dettagli, che si mostrò all’altezza di attuare opere faraoniche, aiutato anche dall’aver vissuto 90 anni e governato i due Stati Cybei per 70 anni, e di aver governato anche i Feudi di Monteleone e Ferentillo, in Umbria, di Paduli, in Campania, e di Aiello, in Calabria.
Capace di realizzare due “città ideali” come Massa e come Carrara, con caratteristiche tali da stupire i grandi dell’epoca, sul terreno dell’architettura, della filosofia, della botanica, puntando anche a facilitare la nascita della società urbana, in quanto dà ordine alle relazioni nei due stati con gli Statuti che promulga, rilancia le attività economiche locali, prevalentemente estero-orientate, per mantenere attiva la bilancia dei pagamenti nei suoi stati, così come ammoderna le infrastrutture viarie e portuali, arrivando perfino a deviare, da Codupino a Montignoso, la Via Francigena.
Ristruttura e rafforza i due Borghi strategici di Lavenza e Moneta, riorganizza e rilancia le attività marmifere, creando l’Ufficio Marmoris, compie ampie opere idrauliche e di bonifica, così come rafforza i rapporti con le “vicinie” locali, difendendo i confini dei suoi Stati.
Alberico è importante in quanto vive, progetta e trasforma, poiché ha un sogno e lo fa diventare realtà. Governa il modo strategico i due Stati Cuscinetto che ha ereditato ed evita guerre ai suoi cittadini. Sfrutta la potenza che gli deriva da avere avuto ascendenti importantissimi, ma lo fa con un capacità unica per quell’epoca. Il Seicento è ancora un secolo di guerre.
Alberico è amante della natura e degli animali. Innamorato dei cavalli realizza corse di cavalli berberi, riscopre, la Quintana all’anello con i cavalli, come tutte le corti medievali, rinascimentali e in particolare tardo rinascimentali riscoprono, collegandosi alla cultura romanica (le quintane nascono negli accampamenti romani), così come alcune caratteristiche urbanistiche e architettoniche ispirate al classicismo dell’epoca romanica.
Il 13 dicembre prossimo, al mattino, alle ore 10,00 nel Salone degli Svizzeri di Palazzo Ducale verrà inaugurata la Mostra su Alberico, che coinvolgerà le città di Massa e di Carrara per oltre 40 giorni. Lo scopo è volutamente quello di sensibilizzare le scuole, i cittadini, ma anche i turisti, sulla storia locale e sostenere, con il proprio apporto, le pubbliche amministrazioni e le imprese private che decideranno di ricordare degnamente il personaggio nel “1V Centenario della sua morte” che avrà la durata dal 18 Gennaio 2023 al 18 Gennaio 2024.
La mostra sarà aperta, grazie ai volontari delle 20 Associazioni/Enti, al mattino (festivi e feriali) dalle ore 10.00 alle ore 13.00 e nel pomeriggio il Martedì e il Giovedì, dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Eventuali modifiche agli orari saranno prontamente comunicate.