Stretta di mano tra il sindaco Francesco Persiani e il dottor Andrea Rossi: nei giorni dal 19 al 22 dicembre si potrà tagliare il nastro inaugurale dello studio medico di Pariana.
Ieri mattina, alla presenza dei Daniele Tarantino, presidente di Confimpresa Massa Carrara e del comitato Una montagna da salvare, degli assessori Amelia Zanti e Giovan Battista Ronchieri, si è svolto nell’ufficio del sindaco Persiani un incontro con il dottor Rossi per definire la situazione sugli ambulatori montani e portare a termine, nel più breve tempo possibile, l’operazione con Pariana, che da mesi aspetta l’apertura dell’ambulatorio medico. Il sindaco ha ricordato e rimarcato il suo impegno sulla montagna e la necessità di dotare i paesi di servizi di base tra cui la sanità.
Tarantino ha illustrato il percorso aperto un anno fa , come comitato, sul problema degli ambulatori montani:
“Dopo il progetto su Forno – ha detto – si sono aperte le questioni su Pariana e Casette, dove erano presenti alcuni problemi strutturali nelle ex scuole che andranno ad ospitare lo studio medico. La dottoressa Monica Guglielmi è stata molto chiara, ribadendo che non serve l’autorizzazione dell’Asl ma, come esiste il rapporto tra dottore e privati, nel caso di Forno, è possibile stipulare un rapporto tra medico e Comune, proprietario dell’immobile”.
Il sindaco Persiani ha accolto con soddisfazione la proposta:
“ Mi attivo subito per fare il contratto con il dottor Rossi, disponibile a entrare. Chiederemo immediatamente all’ufficio patrimonio di preparare l’atto necessario per assegnare quanto prima lo studio medico al dottor Rossi. Penso che nella settimana tra il 19 – 22 dicembre si potrà tagliare il nastro a Pariana”.
Sul tavolo anche la questione di Casette, che presenta la medesima situazione di Pariana: basta assegnare l’ambulatorio al medico e si parte con il servizio. Il problema è che a Casette il dottor Rossi non ha molta utenza:
“C’ è un frazionamento tra cinque o sei medici – ha spiegato il dottor Rossi – e non ce n’è uno di riferimento con l’aggravante che siamo bloccati come massimale, anche se aprissimo non c’è possibilità di aumentare il numero dei pazienti.
A meno che non venga fatto un atto della direzione dell’Asl che autorizzi, anche in modo temporaneo, un aumento del massimale, tenendo conto pure della normativa inerente le frazioni disagiate. Tanti pazienti mi chiedono di iscriversi ma sono impediti perchè c’è il blocco. Fosse possibile anche in modo temporaneo sbloccare il massimale con l’Asl la questione si potrebbe risolvere anche su Casette”.
A Forno il dottor Rossi ha circa 500 pazienti:
“Se fosse possibile fare come in altre frazioni individuando una struttura pubblica sarebbe meglio – ha detto al sindaco.
Purtroppo Forno non ha strutture idonee adatte e già l’amministrazione si era attivata per recuperare un appartamento che, invece, è stato assegnato a una famiglia.
Sia il sindaco Persiani che gli assessori presenti hanno manifestato la loro disponibilità nell’individuare a Forno una struttura pubblica.
Chiaramente non c’è urgenza, visto che per tutto il 2023 Confimpresa si è fatta carico dell’impegno per il canone. Insomma, la montagna ha i suoi ambulatori.
“Pariana ci siamo – ha concluso il sindaco -. Nel frattempo sentiamo la direzione dell’azienda Asl per risolvere la questione di Casette e poi lavoreremo su Forno, con calma”. Si chiude così il percorso avviato un anno fa sulla sanità in montagna e la necessità di aprire gli ambulatori medici. Un plauso va al dottor Rossi, l’unico ad aver accettato di fare il “medico della montagna”.