COMUNICATO STAMPA
“Criticare senza fare è un po’ lo sport nazionale: tutti allenatori di calcio ma con l’Italia fuori dai mondiali a Carrara ora si improvvisano tutti esperti di luminarie.
“Manca il tema religioso” grida qualcuno, come se il sorriso e la gioia dei bambini ‘richiamati’ dalle fiabe e dalle luci non avesse il più alto valore possibile.
Oggi quelle luci di Natale, quegli addobbi che in un modo o nell’altro rendono più bella e attraente Carrara, per grandi e piccini, sono un dono che facciamo a noi stessi e alla nostra comunità, ai commercianti del centro, alle famiglie carraresi che stanno vivendo anni durissimi dopo la pandemia e con l’inflazione galoppante.
Ma non dimentichiamo che sono le piccole imprese che da sempre illuminano e tengono vive le città in ogni stagione: aiutarle, investire su di loro oggi qualche euro, comprare nei negozi dei nostri concittadini, tornerà come ricchezza per la comunità intera”.
Ne è certo il direttore di Confartigianato Massa Carrara Lunigiana, Gabriele Mascardi, che invita a dare un taglio alla polemica sulle luminarie in centro a Carrara, sterile e senza prospettive, per concentrarsi su quelle che sono le reali esigenze del territorio e di un tessuto socio-economico che ha bisogno di essere rivitalizzato.
“In troppi creano polemica solo per il gusto di farla o per tornaconto politico. Abbiamo moltissime aziende che rischiano la chiusura, centinaia di posti di lavoro che rischiano di essere spazzati via, ma nessuno ha raccomandato uno sforzo importante per i tradizionali acquisti: comprare nei negozi delle nostre città per farle tornare a vivere e per far sopravvivere aziende ormai allo stremo sia per gli anni segnati dalla pandemia che per lo spropositato aumento del costo dell’energia e delle materie prime.
Anni tremendi che rischiano di lasciare le piccole imprese con l’acqua alla gola e tutto a vantaggio dei colossi della grande distribuzione e del commercio online contro i quali il negozio di vicinato non può certo competere”.
Accantonare le polemiche per crescere:
“Riconoscere e sostenere il valore sociale ed economico di quella piccola rete di imprese che illumina per davvero e rende vive le nostre città. Sono loro che ora hanno bisogno di una piccola mano da tutti noi per far sì che il commercio locale abbia un futuro.
Sacrificare pochi euro e comprare da un negozio della nostra città significa far girare l’economia locale, dare una mano a quelle piccole attività che danno vita alle strade con le loro luci e le loro vetrine, la base per far vivere e crescere il territorio.
Questo è un appello alla sensibilità, all’intelligenza e al cuore degli apuani”.