COMUNICATO STAMPA
Durante l’incontro del 14 dicembre scorso con il sindaco Francesco Persiani e i progettisti del Paav – affermano gli operatori del Consorzio balneari Massa– pensavamo di aver avviato un percorso di confronto invece apprendiamo che è ancora all’ordine del giorno l’adozione del Paav in consiglio comunale fissato per martedì 20 dicembre. Quell’incontro riguardava la possibilità da parte nostra di evidenziare le criticità riscontrate all’interno del piano dell’arenile che andranno a impattare sull’economia turistica del nostro territorio.
Era emersa la necessità di approfondirne i contenuti.
Vorremmo comunque sottolineare alcune precisazioni dopo aver letto sui giornali la posizione assunta dal sindaco Persiani.
Negli articoli si parla di processo partecipativo. Ci sono stati due incontri pubblici il 29 giugno 2021 e il 6 luglio 2021 dove sono stati presentati i temi di massima che sarebbero poi stati affrontati nel Paav e ai quali abbiamo partecipato. Siamo poi stati convocati prima della stesura del piano, occasioni dove abbiamo portato il nostro contributo alla commissione urbanistica. Dopodiché non abbiamo più saputo nulla fino alla pubblicazione sul sito all’inizio di agosto 2022.
La partecipazione vera e reale doveva essere fatta nel momento della stesura, quando i tecnici hanno lavorato avrebbero dovuto lì chiamarci per un confronto. Tanto è vero che anche nella commissione del 15 dicembre parte dei membri ha dichiarato di non aver compreso appieno l’impatto del piano in alcune sue parti fondamentali.
Nonostante l’iter burocratico sia ineccepibile quello che contestiamo è la mancata condivisione alla stesura del piano. Non è stata chiesta la partecipazione di tutte le categorie coinvolte, non solo quella balneare ma anche quella degli ambientalisti e delle diverse associazioni del comparto turistico.
Se fossimo stati coinvolti prima saremmo intervenuti su quegli aspetti che inseriti nel piano attuale andranno inevitabilmente a modificare l’assetto economico degli otto chilometri di costa. Se ci avessero sentito sarebbero emerse prima queste perplessità che si potevano risolvere insieme e oggi non ci sarebbe questa contestazione.
La più eclatante delle criticità presenti in questo piano dell’arenile è sicuramente la Partaccia.
In questo tratto sarà modificato l’assetto economico delle attività balneari e non solo. Il Paav prevede infatti di individuare qui la zona delle spiagge libere creando un problema di ingestibilità turistica. Si impoverisce così l’offerta turistica del territorio. In Partaccia si concentra una forte domanda di servizi balneari, grazie al sistema campeggi che la zona non potrà più soddisfare. Con questo si mette a rischio anche tutta la parte dei servizi di pulizia e di sorveglianza, per non parlare dei posti di lavoro.
Il sindaco ha motivato la scelta di realizzare qui le spiagge libere per “tutelare” gli operatori balneari, ma è davvero questa l’unica soluzione?
Un altro esempio sono le zone funzionali che come previste nel piano comportano una duplice problematica: non permettono in caso di avanzamento del fenomeno erosivo la possibilità di collocare le strutture in un’altra area e sono più restrittive rispetto al precedente piano dell’arenile. Tutto quello che in oltre cinquant’anni abbiamo vissuto non ci ha insegnato nulla? Ricordiamo la situazione di Marina centro dove la mareggiata ha costretto l’arretramento delle strutture sul lungomare, ma ancora più di recente la zona di Ronchi dove il mare arriva già sulla strada.
Queste sono solo alcune delle criticità che possiamo citare in questo comunicato. Per conoscere tutte quelle che abbiamo riscontrato invitiamo la cittadinanza, i capigruppo, l’amministrazione, i tecnici e i giornalisti a partecipare alla conferenza stampa in programma per lunedì mattina alle ore 11,00 alla Torre Fiat.
I balneari rispondono al sindaco Francesco Persiani in merito al piano dell’arenile del PAAV: Tutti in conferenza stampa per spiegarne le criticità
