COMUNICATO STAMPA
La svolta per i dipendenti dello stabilimento Geko di Massa potrebbe arrivare dall’indotto della Baker Hughes.
La novità è emersa giovedì al tavolo convocato dall’Unità di crisi della Regione, un incontro plenario a cui hanno partecipato le organizzazioni sindacali e i rappresentanti dell’azienda.
A darne notizia è il segretario Uilm area nord Toscana, Giacomo Saisi:
“Purtroppo nei confronti della società Geko non sono stati fatti passi in avanti. All’incontro non hanno neppure più inviato i vertici ma un avvocato giuslavorista che si sta occupando delle pratiche di trasferimento dei dipendenti in altre sedi del gruppo.
Hanno inoltre dato i contatti dei lavoratori alle agenzie interinali che li stanno chiamando uno a uno per aiutarli a trovare un altro impiego ma non era questa la strada che avevamo chiesto di intraprendere bensì quella di un sostegno collettivo.
Purtroppo a oggi non sembra praticabile: mancano meno di due settimane alla fine dell’anno, la Geko è intenzionata a chiudere lo stabilimento di Massa e da gennaio i lavoratori di fatto si troverebbero trasferiti o senza occupazione”.
I trasferimenti disposti dalla Geko di Massa erano stati congelati a ottobre ma di fatto la vertenza non ha trovato alcuna soluzione e piano piano la situazione sta precipitando verso l’epilogo di fine anno quando scade l‘appalto di Ansaldo Energia per la manutenzione dei container che non sarà rinnovato.
La soluzione però potrebbe arrivare come detto dall’indotto dello stabilimento ex Nuovo Pignone di Massa:
“La Regione – prosegue Saisi – ha sondato il terreno con alcune aziende che operano sul territorio e ce ne sarebbe una dell’indotto Baker Hughes interessata ad acquistare il capannone ex Geko in zona industriale che sarebbe importante per la posizione strategica alle attività dell’azienda.
Una trattativa che è nelle sue fasi iniziali ma sembra ben intavolata e la stessa società sembrerebbe disposta a farsi carico anche dei 13 lavoratori Geko che da gennaio potrebbero rimanere a casa se non disposti a trasferirsi.
Speriamo – conclude il segretario Uilm area nord Toscana – che la partita possa andare in porto nelle prossime settimane e che sotto la regia della Regione si possa trovare una soluzione unica per tutti i lavoratori”.