Il periodo pre – natalizio e natalizio non è mai così tragico come lo è quello estivo. Le case di distribuzione si sbizzarriscono facendo uscire i titoli più attesi per chiudere i bilanci dell’anno corrente oppure si scatenano con film per famiglie o “grand public” per conciliare la pretesa di intimità che contraddistingue le ultime settimane di dicembre.

Il testimone poi passa alle reti generaliste, che non mancheranno di programmare i vari Una poltrona per due (J. Landis, 1983) o Mamma ho perso l’aereo (C. Columbus, 1990), o il più classico La Stangata (G. Roy – Hill, 1973) mentre per i cinefili più accaniti è il momento per rispolverare La vita è meravigliosa (F. Capra, 1946) o, se si è aperti alle perversioni pop, Gremlins (J. Dante, 1984).
Ma entriamo nello specifico e vediamo cosa ci riservano le sale nella settimana prima del boom natalizio. A risollevare le sorti di un settore affaticato da titoli bolsi o veri e propri flop – come il recente disneyano Strange World – Un mondo misterioso (D. Hall), dissolto nei fumi fatui del politically correct e di una formula narrativa ormai blasonata – ci pensa l’attesissimo Avatar – La via dell’Acqua, grande ritorno alla regia del cormaniano James Cameron, che ha incassato quasi 1,5 milioni di euro durante la prima settimana di programmazione. Dopo tredici anni, giusto il tempo per metabolizzare il successo planetario di Avatar (2009), Cameron firma il secondo step della saga dedicata alla tribù del regno di Pandora. Molte testate l’hanno definito una “festa per gli occhi”, mentre Giona A. Nazzaro, su FilmTv, afferma “La Via dell’Acqua è tutto il cinema possibile: il primo film di un pensiero dell’immagine completamente diverso”. Insomma, James Cameron, autore cult di Aliens – Scontro Finale, Terminator, The Abyss e Titanic sembra aver fatto di nuovo centro.

Regge al botteghino Il Gatto con gli Stivali 2 – L’ultimo desiderio (J. Crawford), sequel dello spin – off dedicato al felino spadaccino della serie di Shrek. Una trama avvincente, un corredo visivo calibrato, un villain perfetto e personaggi comprimari irresistibili hanno fatto la fortuna del film che rimane in vetta fra le classifiche al cinema in quest’ultimo periodo cruciale.
Malino per la commedia italiana Vicini di Casa (P. Costella), con Claudio Bisio, che nonostante i 1,3 milioni al botteghino non riesce ad entusiasmare né a scaldare gli animi in previsione del Natale in famiglia. Anche perché la commedia è attualmente al cinema mentre imperversano ancora Black Panther – Wakanda Forever (R. Coogler) che chiude la claudicante Fase Quatto della Marvel e i bilanci della nota casa di produzione americana prima dell’uscita a febbraio di Ant – Man and The Wasp: Quantumania (P. Reed, 2023), e The Menu (M. Mylod), thriller con Ralph Fiennes e Anna Taylor – Joy che non ha del tutto convinto né critica né pubblico. I due titoli si piazzano comunque bene con rispettivamente 8,4 e quasi 2 milioni di incassi.

Infine ci sono tutta una serie di titoli di alta qualità ma che vanno incontro ad una distribuzione più limitata ed a una visione poco partecipata. Fra questi Il corsetto dell’imperatrice (M. Kreutzer), con una bravissima Vicky Krieps che interpreta una Elisabetta D’Austria “annoiata, eccentrica, ossessionata dal timore di ingrassare e di invecchiare (…), quasi anoressica, legata maniacalmente al rito del corsage (che è un simbolo di auto – costrizione e auto – coercizione)” e che “deposita in ogni immagine un sottile e dolente male di vivere” (Gianni Canova), inquadrata perfettamente dalla regista Marie Kreutzer che compone un’operazione simile a quella di Pablo Larrain in Spencer (2021). Chiara invece, con la regia di Susanna Nicchiarelli (regista di Miss Marx, 2020), è dedicata alla fondatrice del secondo ordine francescano, Chiara D’Assisi, e nonostante l’ottima impaginazione visiva (che risente fortemente di uno studio dei modelli pittorici medievali), la buona interpretazione di Margherita Mazzucco e un pastiche sonoro interessante, si ferma a 106 mila euro anche se è un titolo che può fare ancora molta strada. Stessa sorte per Saint Omer di Alice Diop che racconta fatti realmente caduti ma suggestionati da una rilettura contemporanea di Medea.
Non è ancora chiaro come si sia posizionato Le otto montagne (F. Van Groeningen, C. Vandermeersch), con protagonista il duo Alessandro Borghi – Luca Marinelli e tratto dal romanzo omonimo di Paolo Cognetti vincitore del premio Strega nel 2016. Il film ha comunque catturato, sia per la sperimentazione tecnica e dei formati sia per la chimica fra i due attori, già sodali in Non essere cattivo (C. Caligari, 2015), esperienza di cui hanno fatto tesoro nel senso dell’intensità recitativa, anche se la guest star indiscussa del film rimane la montagna – e i riti della montagna -, come dimostrano le frequenti panoramiche.

Infine c’è da segnalare anche il movimento febbrile sulle piattaforme, come sempre più comode e appetibili. Mentre su Netflix continuano ad imperare incontrastati Mercoledì (T. Burton) e Pinocchio (G. Del Toro) preparando la strada al sicuro successo di Knives Out: Glass Onion (R. Johnson), attesissimo e visibile dal 23 dicembre, su Disney Plus approda Guardiani della Galassia: Holiday Special, lo speciale dedicato ai Guardiani da James Gunn mentre prepara l’esordio per il suo Guardiani della Galassia vol. 3 (2023), titoli fra i più attesi del nuovo anno. Si tratta di un mediometraggio di tre quarti d’ora, assai godibili e totalmente a tema con i supereroi più irresistibili dell’MCU che cercano di risollevare un Peter Quill (Chris Pratt) depresso per la morte di Gamora (Zoe Saldana) facendogli dono del suo attore preferito: Kevin Bacon (che interpreta autoironicamente sé stesso). Mediocre invece Come per disincanto: E vissero felici e contenti (A. Shankman) sequel di Come d’Incanto (K. Lima, 2007), da scordare per la zuccherosità e le scenografie e i costumi tremendamente kitsch. Su Prime Video è invece possibile riesumare il già citato classicone La vita è meravigliosa (1946) del grande Frank Capra, con un James Stewart mai così commovente come in questa performance, ma anche il più perturbante Eyes Wide Shut (S. Kubrick, 1999), adatto ai più temerari, per un natale “kubrickiano”. In esclusiva su Paramount + esce il film campione d’incassi, il quale è stato in grado di catalizzare – e per buone ragioni – parte dell’attenzione del 2022: nientemeno che Top Gun: Maverick (J. Kosinski).
La scelta è vasta ed eterogenea, diversificata e meritevole, dateci sotto tra film in sala o su piattaforma, tra grandi classici e uscite a caldo, film originali o più commerciali. Fate incetta di proposte filmiche come se vi steste ingozzando di panettone al cenone di Natale.