Terminato il periodo di siccità, terminati i lavori di rifacimento del manto stradale, perché non si riapre la fontana di Canevara?
Alcuni residenti delle frazioni a monte hanno contattato il comitato Una montagna da salvare per investirlo di un tema che sta loro a cuore: “il fontanon” di Canevara, identificato come “La levata del governo”.
“Ci sentiamo presi in giro – sostengono i cittadini in questione -. L’acqua di quella fontana era molto gettonata dalla popolazione e le file di persone non mancavano mai, nemmeno con le rigidità invernali. Era talmente frequentata che la Provincia di Massa Carrara ha portato a termine il progetto di allargamento della carreggiata con una terza corsia per consentire la sosta in sicurezza. L’amministrazione comunale aveva promesso la riapertura della fontana contestualmente alla consegna dell’opera infrastrutturale. Sono trascorsi sei mesi e la fontana è ancora chiusa. Nessuno sa darci risposte, nonostante sia il sindaco Persiani sia l’assessore Guidi avevano promesso la riapertura della fontana già l’estate scorsa. Cosa è successo? Perché ancora è chiusa? Come cittadini vorremmo conoscerne le motivazioni”.
Lo scorso mese di luglio l’amministrazione disse che la fontana necessitava di campionature Asl prima di riaprirla ad uso alimentare, e che le analisi erano in corso. Anche Gaia spa è stata investita per le analisi di rito ma nessuna risposta è stata data alla popolazione.
“Come comitato Una montagna da salvare – si legge nella nota – intendiamo portare avanti questa più che giustificata richiesta della cittadinanza. Riteniamo necessaria la riapertura della fontana, attesa da molti cittadini. In questo periodo di crisi anche l’acquisto di bottiglie d’acqua ha un costo importante per le famiglie per cui, essendo l’acqua un bene pubblico, di cui Massa fortunatamente è ricca, abbiamo avviato contatti con l’amministrazione affinchè ci possa dare una risposta esaustiva che giustifichi questo ritardo. Crediamo che la fontana debba essere riaperta per consentire alle persone di potervi attingere, come da antica tradizione”. Da ricordare che anche le tre fontane ai Prati della Ciocca, in prossimità dello stabilimento Evam, sono chiuse da un paio di anni senza sapere il perchè, privando la popolazione del diritto di accedere alle fonti pubbliche, uniche rimaste in quella vallata insieme al rubinetto di San Carlo Terme.
“Perché le fontane continuano a restare chiuse? – chiede il comitato Una montagna da salvare – . La gente aspetta delle risposte e non possiamo sempre fare finta di niente. Anche la battaglia dell’acqua ha un suo significato”.