COMUNICATO STAMPA
I lavoratori Salt sono preoccupati per alcuni fatti che stanno avvenendo proprio a ridosso dell’accorpamento della Concessione A12 (SALT p.A.) con la concessione A10 (AdF S.p.A.). Itinera, azienda del Gruppo Gavio aggiudicataria di questa nuova concessione (18-11-2020), ha costituito la società “Società di Progetto Concessioni del Tirreno” subentrata nell’aggiudicazione ad Itinera; intanto però il bilancio di Itinera del 2021 non risulta essere stato approvato dal CdA poiché presenta un buco ufficiale di 102.900.555 euro. D’altra parte i lavoratori ricordano che la vittoria di Itinera per la gestione della nuova Concessione, è stata ottenuto grazie al forte ribasso del 30% dell’offerta, per cui è nelle cose che l’intento del Gruppo sia quello di “scaricarlo” sul costo del lavoro con la desertificazione dei caselli (vedi il tentativo d’imposizione di ulteriori 12 casse automatiche, messa in atto dall’azienda).
Un altro fatto preoccupante è rappresentato dalla vicenda che ha visto protagonista l’attuale AD dell’autostrada AdF S.p.A. Bernardo Magrì, da molti indicato come futuro AD della nuova Concessione: secondo l’articolo apparso sul fatto quotidiano FQextra il 22 dicembre 2022 <<Nei giorni scorsi, il Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Roma, su mandato della Corte dei Conti, ha sequestrato 7,6 milioni di euro a Bernardo Magrì e Stefano Granati, rispettivamente ex Ad ed ex presidente del cda di Anas International Enterprise Spa (Aie), il ramo di azienda di Anas dedicato agli investimenti all’estero.>> << L’indagine contabile deriva da un fascicolo in capo alla Procura di Roma, per il quale Magrì e Granati hanno già ricevuto l’avviso di conclusione indagini nel maggio scorso. Tra i fatti contestati, in particolare a Magrì, c’è la concessione di finanziamenti non supportati da idonee garanzie, cosa che per i pm contabili avrebbe compromesso il recupero dei crediti>>.
Le preoccupazioni dei lavoratori sono suffragate anche dal ritardo nell’attuazione di quanto previsto dall’accordo del 11 ottobre 2022 tra il Gruppo Gavio e le OO.SS. Nazionali, relativamente al passaggio delle due Concessioni nella Società di Progetto Concessioni del Tirreno, lì ipotizzato per il 31 dicembre 2022, mentre attualmente voci di corridoi lo farebbero slittare di mesi.
Una ulteriore apprensione dei lavoratori Salt viene dalla “latitanza” della dirigenza che non sembra avere operatività sui vari problemi aperti in azienda, non ultimo il Contratto Integrativo scaduto da due anni; sembra infatti che sia presente nel Gruppo la volontà di svuotare il tronco Ligure -Toscano dei centri decisionali necessari a risolvere le problematiche aziendali e dunque spostare il baricentro della nuova “Concessioni del Tirreno” a Imperia.
Questa volontà di “mettere in un angolo” il Tronco Salt nella nuova Concessione è una sensazione che le OO.SS. hanno già sperimentato alla fine di ottobre 2020. Su tali scenari sarà sicuramente necessario interessare tutte le autorità politiche del territorio, visto il forte impatto che potrebbe provocare lo spostamento del baricentro della Salt dalla regione Toscana ad altro luogo. In questo situazione molto complessa, che vede da mesi la dirigenza del Gruppo dettare atteggiamenti palesemente volti a annullare ogni spazio di contrattazione, gli scioperi delle singole stazioni, iniziati ad agosto 2022, continueranno a provocare notevoli perdite, ciò almeno fino a quando non saranno ripristinate le più elementari regole delle relazioni sindacali, tali da poter garantire che i diritti economici, normativi e sindacali dei Lavoratori Salt siano assicurati anche nella nuova Concessione.