Ha preso avvio lo scorso 17 gennaio 2023 nella Zona Apuane il servizio di sostituzione a domicilio delle cannule tracheali nei pazienti affetti da Sclerosi laterale amiotrofica (SLA) in ventilazione meccanica invasiva.
Il cambio cannula al domicilio, descritto in un’apposita procedura aziendale (PDTAS SLA), si inserisce nell’ambito del Progetto Apuane di promozione delle cure in continuità, che vede periodicamente impegnati a un tavolo di discussione sui casi complessi, i principali soggetti e stakeholder della sanità ospedaliera e territoriale delle Apuane. La finalità degli incontri è quella di favorire una presa in carico continua e psicologicamente sostenibile.
Nell’ambito di questa cornice l’importante servizio di cambio cannula consente di trasferire competenze, fino a ora riservate all’ambiente ospedaliero, direttamente al domicilio del paziente, evitando spostamenti che rappresentano un impegno gravoso per gli ammalati ed i loro familiari.
L’accesso a casa del paziente per il cambio cannula, svolto periodicamente, permette inoltre di intercettare eventuali problematiche mediche e bisogni psico-sociali intercorrenti, con la relativa costruzione di interventi ad hoc, caso per caso.
L’ingresso al domicilio del paziente contribuisce inoltre a ridurre quella sensazione di isolamento e smarrimento che può subentrare nel paziente e nei familiari quando il malato è allettato o con difficoltà motorie e respiratorie importanti.
Per la zona Apuane, il team che effettua la sostituzione della cannula tracheale a domicilio è composto da un anestesista (Alberto Baratta, direttore della unità operativa Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Apuane) e da un infermiere della Terapia intensiva dell’ospedale Apuane (lo scorso 17 gennaio l’infermiera incaricata era Rebecca Del Re), che successivamente sarà affiancato da un infermiere di famiglia.
La rete di professionisti che collaborano però è molto più ampia, comprendendo altri specialisti ospedalieri afferenti all’ospedale Apuane, tra cui il neurologo (Alessandro Napolitano, direttore della struttura di Neurologia e Selina Piazza), lo pneumologo (Anna Porcu, direttrice della struttura di Pneumologia), l’Otorino (Carmine Fusco), la psicologa (Michela Zanetti), la nutrizionista (Anna Trabucchi), la fisiatra (Elena Fiaschi), il radiologo interventista (Alessio Auci, direttore della struttura Radiologia Interventistica), l’endoscopista (Iginio Dell’Amico, direttore della struttura Endoscopia) e specialisti territoriali afferenti alla Zona Apuane, tra cui il neurologo (Sonia Mazzucchi), i medici di famiglia e gli infermieri di famiglia, oltre a psicologo di continuità, fisiatra, fisioterapista, logopedista, palliativista, medico di distretto, farmacista, assistente sociale, ufficio Ausili e protesi.
L’intero team multidisciplinare è orchestrato da Angela Gioia (responsabile unità funzionale Cure palliative Pisa e Azienda USL Toscana nord ovest), coordinatrice e promotrice di questo modello organizzativo integrato, esempio di sanità pubblica al servizio dei pazienti fragili, in questo caso affetti da SLA.