COMUNICATO STAMPA
Mobbing, straining e tutti i fenomeni legati a quella fattispecie che la legge definisce come stress lavoro-correlato provocano seri danni alla salute mentale e fisica dei dipendenti ma sono un rischio e un danno economico ingente per le stesse aziende che non sono in grado di individuare ed eliminare il problema.
Lo ha messo in luce il segretario della Uil Fpl Massa Carrara, Claudio Salvadori, giovedì pomeriggio durante il convegno organizzato nella sala della Camera di Commercio a Carrara e intitolato ‘Quanto costano mobbing e straining alle aziende e ai lavoratori?’.
L’incontro è stato moderato dal segretario della Uil area nord Toscana, Franco Borghini, con gli interventi di Domenico Proietti della segreteria nazionale Uil, Claudio Salvadori, segretario territoriale Uil Fpl Massa Carrara, Chiara Marsili segretaria organizzativa della Uil Fpl apuana, Laura Menconi, della segreteria regionale Uil Toscana per le pari opportunità, Daniele Biagini, avvocato del lavoro Cassazionista.
E’ stato Salvadori a introdurre in maniera dettagliata quelli che sono considerati mobbing e straining, gli effetti sui lavoratori e sulle aziende riportando la stima del danno economico che gli stessi hanno sui conti delle società:
“Secondo l’Ufficio internazionale del lavoro, il costo annuale delle vessazioni in ambito lavorativo per un’azienda di mille dipendenti è circa 150mila euro. Non ci sono cifre esatte ma se rapportassimo questo dato al numero di lavoratori dell’azienda Usl Toscana Nord Ovest, circa 15mila dipendenti, si parlerebbe di oltre 1 milione e mezzo di euro all’anno. Cifre che lo ripetiamo sono ipotetiche. Risorse che comunque equivalgono a un accordo sulle progressioni economiche, a diverse assunzioni per cui si dice sempre che manchino le risorse”.
Costi dovuti alle assenze del lavoratore che subisce la vessazione, con l’obbligo di sostituirlo, le richieste di trasferimento, le cause perse in tribunale, il clima alterato all’interno del posto di lavoro che riduce le prestazioni anche del 70 o 80%”.
Il segretario della Uil, Proietti, ha evidenziato l’importanza del tema a livello nazionale, e la necessità di avere sportelli sindacali a cui i lavoratori possono trovare assistenza e sostegno, come quello creato dalla Uil Fpl a Massa Carrara dal 2019.
“Mobbing e straining in Italia interessano oltre 1 milione di lavoratori, 6 milioni di persone circa se allarghiamo il problema alla famiglia. Bisogna denunciare il fenomeno, aumentare la consapevolezza dei lavoratori con tre fattori: investimenti nella pubblica amministrazione con un piano straordinario di assunzioni, far crescere la cultura del rispetto a partire dalle scuole, potenziare le attività di educazione civica”.
Lo sportello della Uil Fpl a Massa Carrara sta funzionando bene, come ha evidenziato Marsili, e sta ricevendo un numero crescente di denunce e segnalazioni non solo dalla funzione pubblica ma anche da lavoratori di tante attività private come commessi, panettieri e altro ancora. Non bisogna dimenticare poi il fenomeno ‘di genere’, un aspetto su cui si è concentrata Menconi che ha la delega regionale per le pari opportunità del sindacato e la cui intenzione è di aprire diversi sportelli dedicati al mobbing e allo straining di genere partendo da Firenze per poi arrivare in tutte le province.