Iniziata sabato la raccolta firme per velocizzare la Variante Aurelia col gazebo all’incrocio fra via del Papino e via F. Martini.
Sono oltre duecento quelle già raccolte, ma si continuerà a cercare consensi casa per casa a Turano e zone limitrofe.
Il gruppo che ha organizzato il sit-in é infatti deciso a non concedere più tempo.
Per troppi anni Turano ha sofferto morti, incidenti, pericoli, inquinamento atmosferico e acustico e “non abbiamo più nessunissima intenzione di far passare anche questo treno – afferma Giuseppe Landucci, uno degli attivisti – perché ne abbiamo visti passare e rallentare troppi, già dal primo progetto degli anni sessanta fino agli ultimi. Continueremo con ferma decisione a far sì che finalmente venga realizzata quell’opera che possa far recuperare tranquillità ed una migliore qualità della vita ai nostri figli, ai nipoti, a tutta Turano e quartieri limitrofi”.

A metà pomeriggio poi è arrivata anche l’ex consigliera Eleonora Biancolini, possibile candidata a sindaco, alla quale abbiamo chiesto della sua presenza.
“Ho sempre sentito parlare di questa variante Aurelia ma visto il clamore che ultimamente sta facendo ho voluto saperne di più, tastare con mano questo problema – ammette la Biancolini. Parlandone con Landucci e con le persone che si sono presentate al gazebo, mi sono resa conto dell’importanza della questione che continuerò a seguire sempre da più vicino”.
Nella breve visita al gazebo ci siamo resi conto dell’intensità del traffico, ed è sabato pomeriggio, mancano i bisonti della strada, quelli che trasportano marmo e tutti gli altri.
”Ne passano circa cinquecento al giorno” – ci aveva detto nei giorni scorsi Landucci.
Quasi tutto il traffico che passa da Turano adesso passa anche lungo via Papino, uno dei quartieri più popolati della città, dove attraversa ben cinque incroci nelle spazio di un centinaio di metri. Su via del Papino infatti si immettono via Quercia, via Spallanzani, via F. Martini e l’ingresso del cimitero, un tratto dove le vittime della strada sono già state tantissime, come nell’Aurelia.
Grazie alla variante sarebbe possibile diminuire il trasporto pesante nel tratto centrale di Turano e ricostruire l’ambiente che va dai terreni sopra al muraglione, al campo sportivo, distrutto inesorabilmente negli ultimi anni. Spazi di vitale importanza per la comunità, per la vita sociale e culturale dello storico quartiere turanese.