Il giorno tanto atteso è arrivato, chi si aspettava colpi di scena è rimasto deluso. Dopo quasi cinque ore di discussione e dibattito si è andati al voto: sindaco sfiduciato con 19 voti favorevoli e 11 contrari.
Ad aprire il dibattito proprio Francesco Persiani che, mozione alla mano, ha ribattuto punto su punto alle motivazioni addotte dalla stessa. In particolare, il sindaco, ha contestato il momento di paralisi evidenziato difendendo l’operato della propria amministrazione che, ha detta dello stesso Persiani, “ha lavorato a testa bassa negli anni di mandato approvando circa il 90% degli atti presentati”.
Non dello stesso avviso i consiglieri di opposizione che, uniti a quelli di Fratelli d’Italia e ad alcuni di Forza Italia, hanno effettuato i propri interventi fermi nelle proprie posizioni replicando e accusando invece il primo cittadino di una sostanziale arroganza e incapacità di aprirsi al dialogo e al confronto.
Opposizione compatta nel voto con l’eccezione di Agostino Incoronato, mentre ancora con maggior evidenza è emersa una profonda crisi dell’area di centro destra con gli stessi consiglieri di Forza Italia divisi sul voto.
Consiglieri a favore della sfiducia: Stefano Alberti, Andrea Barotti, Stefano Benedetti, Uilian Berti, Lucia Bongiorni, Gabriele Carioli, Antonio Cofrancesco, Dina Dell’Ertole, Roberta Dei, Massimo Evangelisti, Luca Guadagnucci, Luana Mencarelli, Paolo Menchini, Sergio Menchini, Elena Mosti, Bruno Tenerani, Sara Tognini, Alessandro Volpi, Alessandro Cancogni.
Contrari: Roberto Acerbo, Marco Battistini, Matteo Bertucci, Eleonora Cantoni, Filippo Frugoli, Giovanna Giusti, Agostino Incoronato, Marco Lunardini, Irene Mannini, Giorgia Garau, Maria Rita Vita.