Le amministrative a Massa si avvicinano ma il centrosinistra deve prima confrontarsi con il recente, e a tratti sorprendente, risultato delle primarie del Pd. Un risultato che spinge a una profonda riflessione che parte dall’ormai evidente spaccatura tra dirigenza e volontà degli elettori.
Il dato ottenuto solo pochi mesi fa, dai vari congressi provinciali nei quali la mozione del governatore dell’Emilia Romagna ne era uscita vincente per oltre il 60%, è stato infatti completamente ribaltato da queste primarie. Questo è accaduto perché a votare non ci sono andati solo gli iscritti (già schierati) del partito ma l’elettorato di sinistra, simpatizzante Pd e non tesserato.
Una vera e propria “gatta da pelare” per i dirigenti attuali nazionali e locali che non solo dovranno adeguarsi loro malgrado al cambio del timoniere ma dovranno farlo velocemente per non perdere quella fiducia nella politica che, nonostante tutto, è stata messa in mostra dalla larga e inaspettata partecipazione. (Inaspettata dallo stesso Bonaccini che aveva ipotizzato 200 mila votanti).
Il popolo, dunque, si è espresso chiedendo attraverso la scelta di Elly Schlein un deciso e concreto cambio di rotta. Cosa succederà adesso? Quali saranno le prossime mosse dell’attuale dirigenza? Si adeguerà e farà tesoro di quanto accaduto per andare verso una ricostruzione dalla base o si arroccherà in difesa della vecchia guardia?
A questi e altri interrogativi il PD sarà chiamato a dare risposte nel più breve tempo possibile visto che le amministrative già fanno capolino.