COMUNICATO STAMPA
La sindaca Serena Arrighi è intervenuta oggi in qualità di assessore al Marmo nel corso della commissione presieduta da Nicola Marchetti per illustrare il nuovo regolamento per l’attribuzione dell’incremento delle quantità sostenibili.
Si tratta di una norma che fa parte dei Piani attuativi di bacino estrattivi e prevista da due specifici articoli tanto per la scheda 15 dei bacini di Torano, Miseglia e Colonnata, che per la scheda 14 di Piscinicchi e Pescina Boccanaglia. Nello specifico le norme tecniche di attuazione dei due Pabe prevedono come: ‘nel rispetto del dimensionamento complessivo al titolare di autorizzazione all’escavazione può essere concesso un incremento fino al massimo del 20% delle quantità sostenibili, non superiore comunque 50mila metri cubi, a fronte dell’esecuzione di specifici progetti di compensazione socio-economica, ambientale e paesaggistica che prevedano un incremento occupazionale, anche non strettamente collegato al progetto di coltivazione’.
Con il nuovo regolamento il Comune va a dare attuazione alla norma andando a fissare con precisione limiti, requisiti e obblighi da soddisfare da parte dei titolari di autorizzazione all’escavazione per ottenere l’incremento. Si tratta di quantità già assegnate con il Piano regionale cave dalla Regione al Comune e che in prima istanza sono state congelate in attesa del regolamento.
In particolare si stabilisce: come possano richiedere l’incremento delle quantità sostenibili le imprese escavatrici in possesso di autorizzazione all’escavazione alla data di presentazione della domanda; le assunzioni saranno computate per singola cava e dovranno riguardare l’impresa titolare dell’autorizzazione all’escavazione e riferirsi alle attività di escavazione o da società controllate; l’incremento comporterà una maggiorazione delle quantità sostenibili per la cava per la quale è stata fatta la richiesta.
“Con questo regolamento – spiega Arrighi – non solo andiamo a fare chiarezza su una norma che fa già parte dei Pabe, ma andiamo a compiere anche un ulteriore passo nella direzione di aumentare sempre di più la ricaduta dell’escavazione sul territorio prevista, tra l’altro, anche dalla legge regionale.
La norma prevede un meccanismo di premialità in base al quale chi più investe nel proprio personale, aumentandolo e stabilizzandolo, potrà ottenere un aumento delle quantità sostenibili di escavazione.
Per ottenere questo importante obiettivo bisognerà, ovviamente, non solo dimostrare di aver aumentato la propria forza lavoro, ma rispettare specifici requisiti ambientali e paesaggistici che si fanno più stringenti in quelle cave, comprese nella scheda 14, al cui interno è prevista una superficie classificata come zona di tutela Zps/Zsc, nel cui caso l’incremento delle quantità sostenibili è comunque subordinato alla realizzazione di un intervento di mitigazione con lo scopo di conservare la biodiversità.
Uno dei principali scopi di questo regolamento però è anche quello di incentivare tanto la filiera corta quanto la ricerca e l’innovazione e per questo dopo l’aumento o la stabilizzazione del personale abbiamo deciso di dare priorità a tutti quei processi creativi in campi come il monitoraggio e il ripristino ambientale o la ricerca tanto sul riutilizzo degli scarti di lavorazione quanto della sicurezza sul lavoro”.
“Oggi abbiamo iniziato la discussione su di un regolamento importante che dà un segnale concreto in termini tanto di sviluppo occupazionale, ma anche di tutela ambientale, di ricerca, innovazione e sviluppo della filiera corta” chiosa il presidente della commissione Nicola Marchetti.