COMUNICATO STAMPA
Croccanti e brigidini anzitutto, ma anche gli animali delle fattorie didattiche e poi ancora falchi e falconieri, animazioni di ogni genere e tante, tantissime bancarelle.
Saranno circa 200 i banchi che il prossimo 25 aprile riempiranno le strade e le piazze di Avenza per il tradizionale appuntamento con la fiera di San Marco.
“Nell’organizzare la fiera – spiega l’assessore al Commercio Lara Benfatto – abbiamo cercato anzitutto di venire incontro alle richieste dei residenti e riportare le bancarelle in centro storico dopo che nel 2022 il percorso era stato spostato interamente sul viale XX Settembre.
Rispetto a quanto avveniva in passato, tuttavia, abbiamo dovuto ovviamente tenere in considerazione di quelle che sono le disposizioni in materia di sicurezza rispetto alle quali non è certo pensabile andare in deroga in nessun caso. Per questo motivo, per esempio, non è più possibile prevedere la doppia fila di posteggi in via Giovan Pietro. Per ovviare a queste assenze allora abbiamo deciso di riportare la fiera in via Luni e via Argine sinistro, ma anche di inserire per la prima volta il tratto di via Campo d’Appio compreso tra via Marina e via Giovanni Bosco (davanti al distretto sanitario) e piazza Lucetti.
Essendo però quella di Avenza una fiera molto partecipata abbiamo la necessità di collocare ancora una quarantina di banchi per i quali uno spazio disponibile potrebbe essere lungo il viale XX Settembre, nel tratto tra via Giovan Pietro e via Campo d’Appio”.
“L’assessorato al Commercio, assieme agli uffici e, non ultimi, ai consiglieri comunali stanno portando avanti un lungo lavoro di confronto con tutti i soggetti interessati per arrivare alla definizione del nuovo percorso della fiera e sono convinta della bontà del loro lavoro – aggiunge la sindaca Serena Arrighi -. Dispiace ovviamente che ci sia qualche scontento e noi siamo pronti a cogliere tutti i suggerimenti e ad individuare, ove possibile, eventuali soluzioni. Di certo però queste non potranno mai andare in deroga a quelle che sono le prescrizioni per la sicurezza pubblica. Auspico infine che su questo argomento i toni si possano abbassare e si possa continuare a lavorare per il bene di tutti in un clima costruttivo e nel rispetto del ruolo e delle funzioni di ognuno”.