COMUNICATO STAMPA
Uno dei più grandi navigatori della storia condannato alla damnatio memoriae.
La vita avventurosa di un’illuminista che paga il fio della sua onestà intellettuale e della sua lealtà alla monarchia spagnola.
Uomo di pensiero e azione. Stiamo parlando di Alessandro Malaspina, nato a Mulazzo nel 1754 dal Marchese Carlo Morello.
Dopo aver completato gli studi presso il prestigioso Collegio Clementino a Roma, entrò nella Marina Spagnola nel 1774.
Fra il 1786 ed il 1788 compì un periplo del globo sulla fregata Astrea, primo italiano a completare un intero giro del mondo al comando di una nave e quattordicesimo al mondo.
Il 30 luglio 1789 salpò con le corvette Descubierta e Atrevida per realizzare la più grande spedizione scientifica dell’epoca moderna per conto del governo spagnolo.
La spedizione toccò la regione del Rio de la Plata, la Patagonia, la costa americana sul Pacifico sino al 67° parallelo nord, le Filippine, la Nuova Zelanda, l’Australia e l’arcipelago del Vavao (Tonga).
Rientrato dal viaggio, il 21 settembre 1794, fu arrestato l’anno successivo con l’accusa, peraltro mai provata, di congiura.
Fu liberato soltanto nel 1803, per intercessione di Napoleone.
Esiliato dalla Spagna, rientrò in patria, dove si occupò dei problemi politici ed amministrativi della Lunigiana durante l’epoca napoleonica. Morì a Pontremoli nel 1810.
Per rimarcare l’importanza scientifica delle sue esplorazioni si ricorda che il più grande ghiacciaio pedemontano del mondo, che si trova in Alaska, prende il suo nome così come due montagne in Canada e in Alaska, un fiordo in Nuova Zelanda, l’Università dell’isola di Vancouver (in Canada), un vulcano nelle Filippine, un prestigioso Premio scientifico in Spagna e tanto altro.
Per approfondire tutti questi aspetti, l’Associazione Nazionale Marinai d’Italia (ANMI) di Sarzana ha organizzato una conferenza con il Prof. Riccardo Canesi mercoledì 14 giugno alle ore 21.
L’appuntamento è presso lo stabilimento balneare ANMI di Marinella.