COMUNICATO STAMPA
Nei giorni scorsi i sostenitori della Lista Rossoverde e della Lista civica di Evangelisti si sono riuniti per un’analisi del recente voto amministrativo a Massa e in altri capoluoghi della Toscana e per ragionare sulle prospettive politiche.
Nonostante l’infelice conclusione della prima Amministrazione Persiani – caratterizzatasi per immobilismo e divisioni sfociate nella rottura tra le forze della sua ex maggioranza, la sfiducia del primo di marzo, il commissariamento del Comune e la presentazione di due candidati a sindaco nel campo delle destre – il Centrosinistra non ha saputo allargare la propria area di consenso per vincere le elezioni.
Al contrario del riconfermato Sindaco che fin dal primo turno ha saputo espandere i propri consensi arrivando a ‘conquistare’ i voti di candidati transfughi del centrosinistra allargandoli ulteriormente al ballottaggio, recuperando attorno a sé una buona parte di quell’elettorato di destra che in precedenza aveva votato per il candidato di Fratelli d’Italia.
Ma quel che a noi deve maggiormente interessare sono le ragioni di una sconfitta che vanno cercate nell’area vasto del nostro campo e dell’astensionismo.
Soprattutto è parso che il centrosinistra fosse impreparato a questo appuntamento elettorale, pur dando quasi per scontata una rivincita in verità molto complicata dopo il voto politico del 25 settembre 2022. Anche perché, nei cinque anni trascorsi, l’opposizione non sempre è stata incalzante ma piuttosto discontinua e frammentata. La difficoltà (l’incapacità) a formare uno schieramento unitario alternativo alle destre sia è materializzata – al momento del voto – con ben sei candidati di area democratica, progressista e di sinistra.
Ciò non ha permesso di recuperare la fiducia di quella parte grande dell’ elettorato che si astiene, anzi l’astensionismo è aumentato ulteriormente.
Il candidato sindaco del centrosinistra Enzo Ricci, segretario del Pd e persona di spessore, è stato messo in campo troppo tardi, soltanto pochi giorni prima della presentazione delle Liste a causa delle divisioni interne a quel partito che hanno persino vanificato persino la possibilità di svolgere le Primarie tra vari candidati del centrosinistra e di lanciare una più adeguata campagna di ascolto e di confronto con i nostri concittadini.
Al ballottaggio – pur riuscendo a migliorare il risultato del primo turno – il nostro candidato ha raccolto all’incirca gli stessi voti del candidato Volpi di cinque anni prima, segno inequivocabile della incapacità del centrosinistra di espandere il proprio bacino elettorale.
Risultato: il Consiglio comunale che a breve andrà a insediarsi vedrà persino ridotta la rappresentanza del centrosinistra, dato che una parte dei consiglieri di opposizione andrà al gruppo di Fratelli d’Italia,
Tuttavia, in questo quadro (disastrato) più che cercare i colpevoli, è opportuno cercare d’individuare gli errori per poi subito ricavarne i necessari insegnamenti.
Da subito appare comunque chiara un’ inversione di tendenza rispetto al passato.
Le forze politiche del centrosinistra devono tornare a radicarsi nel territorio e tra i cittadini ascoltando i loro problemi e proponendo soluzioni alternative alle destre che sono già pronte a colpire gli strati sociali più deboli e bisognosi e a favorire interessi di parte.
E’ necessario ricercare sui contenuti e sulle cose da fare le possibili convergenze con altre forze democratiche e progressiste e coinvolgere il vasto mondo delle associazioni che spesso non trovano più interlocuzione politica.
Nel rispetto dei ruoli è necessario un dialogo stretto con le organizzazioni sindacali per promuovere i diritti del mondo del lavoro. Le emergenze ambientali, globali e locali devono essere tema di costante intervento politico. Gli eletti in Consiglio dovranno vigilare e informare la città sulle scelte e sull’attività dell’Amministrazione e avanzare proposte in sintonia con le esigenze dei cittadini.
In quest’ottica, per rilanciare oggi il nostro ruolo di opposizione e per preparare domani l’alternativa di governo, è necessario che tutte le forze che non si riconoscono nel governo delle destre si incontrino e dialoghino tra loro, senza nascondere le differenze, ma ricercando una convergenza unitaria sui contenuti. Un coordinamento delle opposizioni, fuori e dentro il Consiglio Comunale.
Per iniziare, potremmo intanto promuovere una assemblea pubblica di tutti i soggetti interessati da svolgersi entro il mese di luglio.
Già nei prossimi giorni tutti insieme, senza primogeniture, possiamo concordare giorno, luogo e modalità per svolgere l’assemblea.
Noi ci siamo.
Firme:
Sinistra per Massa
Verdi- Europa Verde
Lista Evangelisti per Massa