COMUNICATO STAMPA
È stata avviata attraverso una procedura di dialogo competitivo la gara che nei prossimi mesi porterà la Provincia di Massa-Carrara a scegliere il gestore a cui assegnare in concessione per i prossimi nove anni (a partire dall’1 novembre 2023 con possibilità di proroga per 1 anno in attesa della gara successiva) il servizio di trasporto pubblico locale extraurbano su gomma del cosiddetto “lotto debole provinciale”: sono in totale 930 mila 764 i km annui di percorrenza del lotto a domanda debole per un importo a base d’asta complessivo di circa 16 milioni 663 mila euro, a cui va aggiunta l’Iva al 10%.
L’importo iva compresa è pari a 17 milioni 72 mila 895,25 euro ed è finanziato per 15 milioni 457 mila 404,19 euro dalla Regione Toscana e per 1 milione 615 mila 491,06 euro dalle risorse aggiuntive degli enti locali. La base di gara è inoltre estensibile per un importo stimato, in attesa di un apposito atto della Regione Toscana, di 1 milione 256 mila 531,39 euro iva compresa, ad integrazione del corrispettivo per la copertura degli oneri di ammortamento per il rinnovo del parco mezzi, portando così l’importo della gara complessiva a 18 milioni 329 mila 426, 64 euro (iva compresa).
La gara con tutta la documentazione per la manifestazione di interesse, che scade alle ore 12 del 3 agosto 2023, è stata pubblicata sul portale Start della Regione Toscana (attraverso il quale avviene la partecipazione) e nella sezione Amministrazione Trasparente del sito istituzionale della Provincia (www.provincia.ms.it).
L’affidamento del lotto debole riguarda il secondo tempo (chiamato T2) della gara unica regionale che ha portato alla nuova gestione unica (lotto principale e debole) a partire dall’1 settembre 2021, e che prevedeva, sulla base dell’intesa istituzionale del maggio 2012, l’esercizio associato delle funzioni in materia di trasporto pubblico locale tra Regione, province e comuni e, successivamente, con il perfezionamento dell’intesa stessa, la definizione del quadro relativo all’attuazione della rete razionalizzata a partire dal terzo anno di vigenza del contratto unico. Quindi con la stessa intesa era stato stabilito che la rete debole della nostra provincia, per 840 mila km annui, venisse affidata e gestita al di fuori del contratto unico regionale a partire dal tempo T2 individuato poi con la data dell’1 novembre 2023. Come si ricorderà poi, ad aprile 2023, a seguito di un confronto tra la stessa Regione, la Provincia, i comuni e Autolinee Toscane, si è giunti ad un accordo che prevede maggiori percorrenze del bacino provinciale per 370 mila km, di cui 180 mila al lotto strutturale e 190 mila al lotto debole, portando il totale di quest’ultimo a 930 mila 764 km l’anno.
La procedura scelta, come scritto, è quella del dialogo competitivo che porta alla scelta del contraente attraverso un dialogo che si instaura tra la stazione appaltante e i partecipanti selezionati a seguito della manifestazione di interesse: la finalità è quella di individuare la migliore proposta tecnica per la progettazione, organizzazione e gestione della rete dei servizi di trasporto pubblico locale in area debole.
La procedura prevede quattro fasi: nella prima la Provincia riceve le domande di partecipazione da parte degli operatori economici. Nella seconda i partecipanti ammessi sono invitati a presentare entro un termine stabilito la propria soluzione progettuale. Nella terza avviene la presentazione delle ipotesi progettuali e l’amministrazione avvia il dialogo e prevede poi la conclusione con la scelta della soluzione che risponde alle esigenze della Provincia e che è quella che poi sarà posta alla base d’asta. Nell’ultima fase gli operatori ammessi al dialogo saranno invitati a presentare la migliore offerta tecnico economica.
L’avviso della Provincia, oltre a prevedere i requisiti per la partecipazione, fissa già da ora quelli che sono i criteri di analisi e preferenza: citiamo, ad esempio, quelli relativi alle reti e percorsi. Premesso che l’obiettivo dell’ente di Palazzo Ducale è quello di massimizzare le prestazioni a parità di risorse economiche saranno ritenuti aspetti positivi, tra gli altri, il grado di coordinamento (tra cui i punti di scambio e le coincidenze) con la rete gestita da Autolinee Toscane, il livello di copertura delle località non raggiunte da Autolinee Toscane, e l’interazione con le altre modalità di trasporto presenti sul territorio.
Altri criteri, infine, riguardano i mezzi e gli impianti, la fattibilità tecnico economica, gli assetti organizzativi e il monitoraggio della qualità del servizio.
I punteggi massimi raggiungibili sono 80 per l’offerta tecnica e 20 per quella economica.