COMUNICATO STAMPA
E’ compito poi dei comitati territoriali gestire tutta la logistica dell’accoglienza con il coordinamento del delegato regionale Cri dell’area emergenza e protezione civile. Croce Rossa Italiana comitato di Massa Carrara impiegherà un numero importante di volontari e volontarie ai quali si aggiungono quelli provenienti da fuori provincia, e un numero congruo di mezzi per garantire il buon funzionamento della macchina organizzativa come da convenzione siglata tra Croce Rossa Italiana e il Ministero degli Interni.
Sarà il delegato regionale di Croce Rossa dell’area emergenza (protezione civile) il punto di riferimento per i comitati territoriali.
«Il nostro lavoro proseguirà ore dopo lo sbarco – spiega Giorgio Ricci, presidente del comitato Cri Massa Carrara –. La Geo Barents attraccherà oggi e presumibilmente scenderanno a Carrara oltre 100 minori non accompagnati, circa un centinaio di donne, di cui quattro in stato di gravidanza, e diversi minori sotto i due anni di età. Ci sono poi alcuni soggetti fragili».
Il lavoro dei volontari e delle volontarie di Croce Rossa inizia con il lavoro preparatorio in banchina e a CarraraFiere, al momento dell’attracco quando sulla nave insieme ai medici dell’usl, il personale Cri si occupa di fornire a tutte le persone a bordo un kit con vestiti nuovi e materiale igienico sanitario. Sempre a bordo viene fatta una prima verifica veloce finalizzata a capire chi è destinato al ricongiungimento familiare e chi ha bisogno di visite mediche specialistiche una volta che vengono fatti tamponi ai sintomatici e una prima valutazione delle possibili patologie evidenti. Croce Rossa Massa Carrara mette poi a disposizione oltre 100 posti auto per il trasporto dei migranti a CarraraFiere e poi nei luoghi di destinazione (centri di accoglienza, hotel, ecc…). I momenti più complicati saranno quelli a bordo quando si dovrà fare una divisione tra chi scende a Carrara e chi invece sarà mandato a Livorno.
Per le donne ci saranno poi ostetriche e ginecologhe a disposizione una volta giunte nel complesso fieristico. L’Usl mette anche a disposizione il servizio antitratta. Saranno presenti anche pediatri del Meyer, vista la presenza di numerosi minori tra cui diversi neonati. Ci saranno anche alcune ambulanze, non solo di Croce Rossa, per eventuali trasporti in ospedale se fossero presenti soggetti con patologie che necessitano di cure specifiche. Presso la struttura di accoglienza organizzata all’interno del polo fieristico, oltre ai mediatori linguistici di Croce Rossa, ci sarà personale specializzato Cri per il servizio RFL (per agevolare la comunicazione e il ricongiungimento familiare) per cui i migranti potranno telefonare a casa e alla loro famiglie (servizio che sarà reso disponibile anche in un secondo momento). Croce Rossa inoltre garantisce anche il servizio SEP, cioè servizio emergenza psicologica con personale altamente specializzato non solo del comitato di Massa Carrara ma anche del comitato regionale.
«Ci aspettano altre 36 ore di lavoro intenso – conclude Ricci –, perché ci dovremo occupare anche di trasportare i migranti sia all’interno della regione Toscana ma anche extra regione in virtù della convenzione che Croce Rossa Italiana ha siglato con il Ministero. L’auspicio è che tutti i soggetti coinvolti nella gestione degli sbarchi siano sempre più coesi e sempre più collaborativi. Voglio quindi ringraziare gli uomini e le donne di Cri che con lo spirito che da sempre contraddistingue il volontariato ogni volta sono disponibili per supportare queste persone che provengono da contesti difficili con storie orribili».
«Il Comitato regionale Toscana della Croce Rossa – spiega Andrea Marchi, delegato regionale all’emergenza e protezione civile che ha la funzione di coordinamento dello sbarco con i riferimenti territoriali di Massa Carrara e di Livorno –, organizza l’assistenza allo sbarco, che si divide in tre fasi. La prima fase a bordo nave in cui Cri assiste l’ USMAF (Uffici di sanità marittima, aerea e di frontiera) nelle operazioni di tampone Covid, di screening sanitario dei migranti e cambio abito di tutti i migranti. La seconda fase è sulla banchina, dove continua l’assistenza allo sbarco: dalla discesa dalla nave al trasferimento con i nostri pulmini al centro di prima accoglienza dove avvengono le visite da parte della usl, il primo riconoscimento da parte della prefettura e dove i migranti possono rifocillarsi.
La terza fase che svolge il comitato regionale è quella di tipo sociale psicologico in quanto il personale RFL e SEP di CRI supportano i migranti nel contattare i familiari e ricevono le informazioni su dove si trovano, cosa aspetta loro e qual è l’iter di riconoscimento.
Possono inoltre ricevere un supporto psicologico per alleviare le sofferenze patite lungo il viaggio o per maltrattamenti come può essere per le violenze di genere, l’antitratta o tratta della schiavitù. Per ogni sbarco il comitato regionale coordina 35 volontari provenienti da tutta la regione che assistono e collaborano al sistema di accoglienza dei migranti. Si parla di un coordinatore, di un medico, di un infermiere, di volontari con funzione sia sanitaria che logistica a bordo nave e/o sulla banchina, ci sono poi interpreti di Croce Rossa, psicologi, operatori per il ricongiungimenti, e poi autisti, logisti e quanto serve per completare l’assistenza per un totale di circa 35 volontari sia a Livorno che a Carrara».