COMUNICATO STAMPA
“Dialetto ieri e oggi” è la collana di Tara Editoria che, dopo le pubblicazioni di “Puisie fole sentimenti d’una Massa ch’a me pare ‘ncammò bella” di Dino Eschini e “Cuscì a ne saren mai soli” di Fabio Cristiani, presenterà al pubblico Venerdì 18 agosto alle ore 21,15 presso il Parco XXV Aprile alla Rocca di Massa “Le opere en dialetto masseso della maestra Margherita Tramonti Castori” di Carlo Vignali concittadino e già autore nel 2016 del libro “Diario-Due anni di prigionia in Germania 1943-1945”. Puntiamo molto sulle opere in dialetto –commenta Tara Editoria– perché riteniamo che una lingua per vivere debba essere parlata:questa è una sfida importante e abbiamo altri importanti autori da editare prossimamente a cui va il nostro ringraziamento per la fiducia riposta in noi.
Questa riscrittura dei testi originali (g.c. dalla figlia) riporta tutta la produzione letteraria in dialetto massese di Margherita Tramonti in Castori -spiega l’autore Carlo Vignali- e nasce dalla sua richiesta e desiderio di vedere raccolto e trascritto insieme tutto il suo lavoro. Margherita (Rita per famiglia e amici) forse all’epoca unica “prosatrice dialettale”, nacque a La Spezia nel 1923 ma trapiantata a Massa fin dall’infanzia, qui divenne maestra elementare ed educatrice, è venuta a mancare nel 2017. Essendo dotata di intelligenza fine e umoristica, grazie alla sua capacità narrativa aveva tradotto nei suoi racconti e commedie quanto osservava e coglieva dalla gente comune e conosciuta, trattando sempre di argomenti veri, soprattutto umoristici ma anche melanconici e/o drammatici.
Si tratta in maggior parte di “racconti brevi” scritti a partire dal 1970 per la partecipazione agli annuali concorsi organizzati dal “Certame Dialettale Massese” -nella cui giuria figuravano Cagetti, Mosti, Nancesi, Giannotti, Lazzoni, Jannello- vincendone molte edizioini, fino a ricevere nel 1983 il Diploma d’onore quale “Benemerito della cultura popolare”. Ha scritto anche due “commedie dialettali”: la prima “Piè de Cannélo – barocciaio al desopre de ogni sospetto” ebbe la trasposizione teatrale nel 1973 per adattamento del bravissimo autore, attore e regista Ernesto Giannotti con la sua Compagnia Teatro Comico Dialettale;;ed una seconda commedia “U’ l’aete visto el me’ galeto?”. Rita con Giannotti aveva già recitato nella commedia “La Dittatora” di Podestà nel 1969, e successivamente ha con lui collaborato fino all’ultima sua messa in scena “Otello, ovvero el moro de Santa Lucia” nel 1990.
Ha recitato con Mario Ricciardi nella “La Dittatora” del 1969 e in altre commedie dialettali, e con Bruno Cantoni nella commedia in vernacolo massese “A la sfondàn ‘na banca?” del 1984 sempre del compianto Giannotti. Anche Ubaldo Bellugi ne apprezzò le doti recitative volendola in alcune sue opere andate in scena negli anni settanta e sempre con la Compagnia di Giannotti.
“Le opere en dialetto masseso della maestra Margherita Tramonti Castori” sarà presentato Venerdì 18 agosto alle 21,15 in collaborazione con la Pro-loco Rocca Malaspina nel Parco XXV Aprile con la partecipazione di Tara Editoria con i suoi editori Daniele Tarantino e Angela Maria Fruzzetti, delle figlie di Margherita Daniela e Giuliana Castori e dell’’autore Carlo Vignali. L’organizzazione della serata sarà curata da Paolo Giannotti per ricordare la figura e l’opera della “Zia Rita”, accompagnato da Bruno Cantoni e Mario Ricciardi che reciteranno alcuni racconti tratti dal libro.
Iniziativa ad ingresso gratuito e con invito alla partecipazione.