Ha appena 15 anni e già un passato nel pallone ed ora sembra arrivato il trasferimento giusto.
Fernando Pellegrini, centravanti classe 2008 dopo due anni alla Sampdoria passa all’Empoli. Fernando cresciuto nella Tirrenia di Ronchi con il professor Pietro Pacini, giovanissimo a 8 anni, è seguito e acquistato dalla Fiorentina dove ha passato cinque anni facendo avanti e indietro per gli allenamenti, poi due stagioni orsono venne soffiato ai viola dalla Samp.
Trasferimento con alloggio in Liguria a Bogliasco. Poi in questi giorni il nuovo trasferimento all’Empoli. Non è un declassamento, anzi un passaggio decisivo, anche se quasi obbligato, verso una società che lancia i giovani. Abbiamo sentito l’entourage del ragazzo per capire le motivazioni.
“ Fernando a Genova con la Samp si era trovato bene – ci ha confermato Pacini – e pressanti erano state le richieste della società blucerchiata per averlo ( era alla Fiorentina dove faceva il pendolare) e cosi avvenne. Poi le vicissitudini societarie degli ultimi mesi della Samp hanno indotto la squadra genovese a ridurre le spese e tra queste quelle anche quelle di ridurre il numero di giocatori da mantenere in convitto e continuare coi i ragazzi liguri. C’erano 2/3 squadre interessate a Fernando che si sono subito fatte avanti e noi decisamente abbiamo scelto Empoli per la qualità del suo settore giovanile e perchè è una delle migliori che lancia i giovani”.
Ed effettivamente la società del presidente Corsi è una squadra che punta tutto sul settore giovanile e sul lancio dei giovani, con questa politica pur essendo una cittadina di 50 mila abitanti riesce a mantenersi sempre in serie A o B. E’ un esempio per tutte le società professionistiche ma poi bisogna anche avere le qualità manageriali per metterle in pratica.
Fernando Pellegrini è un attaccante con senso innato della rete e sta crescendo bene anche fisicamente. Ora a 15 anni è nel momento del passaggio alle categorie più importanti, Allievi, Juniores a Primavera. Un ragazzo da seguire, ancora una scoperta del professor Pietro Pacini che li aiuta anche nello studio, visto che fra la scuola del mattino e gli allenamenti del pomeriggio devono fare grandi sacrifici per studiare e tentare la carriera calcistica.