COMUNICATO STAMPA
Vandali contro le panchine rosse: due sono i “monumenti” alla lotta contro la violenza sulle donne danneggiati a Massa. Sono state imbrattate e private della targa la panchina che si trova nell’aiuola adottata dalla scuola di Santa Lucia, e l’altra installata nel parco del Monte di Pasta. Sulla terza, quella messa davanti all’istituto alberghiero sul lungomare di Marina di Massa, luogo dove era stato avviato anche il progetto “L’orto delle donne” mirato proprio al reinserimento di donne vittime di violenza, è stata danneggiata la targa, che sarà sostituita.
Il messaggio che passa è davvero preoccupante: quando si vanno a sfregiare i simboli della lotta contro la violenza sulle donne e della lotta contro il femminicidio significa che non ci si rende conto della gravità del degrado sociale.
“Siamo stati informati da persone sensibili – spiega Angela Maria Fruzzetti, nostra collega, e che con Daniele Tarantino, a titolo delle associazioni Insieme, Rete antiviolenza Massa ed Eventi sul Frigido, ha realizzato una campagna di sensibilizzazione installando sul territorio massese nell’anno 2022 ben 12 panchine rosse -. Sono “monumenti” dedicati alle donne che non sono più con noi, uccise per mano di chi diceva di amarle, dedicati a donne forti che hanno deciso di dire “no” alla violenza rompendo gli schemi di un patriarcato duro a morire. Donne che stanno portando avanti una battaglia di civiltà nel rinnovamento del significato della cultura del rispetto ma, come in tutte le battaglie, sul campo restano le valorose, quelle che non si sono tirate indietro per una lotta di libertà”.
“E’ una cosa inaccettabile – spiega l’attivista Marisa Fialdini –. Attaccare i simboli della lotta al femminicidio è un segnale che spaventa, significa non rendersi conto della realtà e accettare la violenza come una modalità di vita accettabile. Ripristineremo con Elisa Giusti del Circolo Acsi di Santa Lucia la panchina di fronte alla scuola”.
Vincenzo Ozioso, presidente dell’associazione Borgo del Ponte Santa Lucia Capaccola, ha recuperato la targa che, una volta ripristinata, sarà nuovamente posizionata a fianco della panchina. Le associazioni non si arrendono:
“Non ci tiriamo indietro di fronte a certi attacchi – aggiunge Simonetta Mosti della Proloco Partaccia – e ripristineremo la panchina sul lungomare con le associazioni che l’hanno voluta insieme agli studenti dell’istituto alberghiero”.
Anche sul Monte di Pasta, Paolo Casotti, presidente di Uisp Grande età, si sta muovendo per restituire la dignità alla panchina danneggiata e posizionarla nel punto in cui sono attive le telecamere.
“Non ci lasciamo certo intimidire da questi gesti – chiosa il consigliere comunale, Daniele Tarantino -. Ripristineremo con le associazioni le panchine vandalizzate e continueremo a posizionarne altre sul territorio perché la lotta alla violenza e contro il femminicidio è diventata un’emergenza sociale”.
Sono monumenti che devono essere rispettati per cui un invito a fare manutenzione è rivolto alle numerose associazioni che hanno contribuito al progetto “Panchina Rossa – no alla Violenza”. Le panchine rosse si trovano a: Marina di Massa Lungomare ex colonie, Bagno Tassi, via Olivetti, parco di Ricortola, parco di Mirteto, parco Monte di Pasta, Santa Lucia, Castagnetola, Bergiola, Bargana, Pariana, Antona, Tribunale di Massa, Palazzo Ducale.