COMUNICATO STAMPA

“Il recupero e la restituzione alla città dei 4mila metri quadrati dell’area ex Mediterraneo sono un’occasione e una sfida per tutta Marina e per la città intera – dice la sindaca di Carrara Serena Arrighi -. Uno spazio tanto grande, nel cuore del nostro litorale può e dovrà essere un luogo capace di intercettare e sviluppare richieste e bisogni della cittadinanza e proprio per questo è importante quello che si sta facendo con il percorso partecipativo. La nostra amministrazione crede molto in questo progetto e siamo convinti che solo attraverso il confronto e la discussione si riuscirà ad arrivare a un disegno che possa rispondere nel migliori dei modi alle necessità di Marina e, di conseguenza, potrà essere un luogo vivo e vissuto. La strada che è stata intrapresa in questi mesi non è semplice e non mira a un mero conteggio delle opinioni dei partecipanti, ma punta più in alto, punta al costruire una visione futura e delle azioni per metterla in atto. Per questo le professioniste che stanno conducendo questo percorso partecipativo nelle varie fasi e nelle varie assemblee, più o meno allargate, che si sono tenute fino a ora hanno portato avanti un importante lavoro di raccolta delle idee emerse evidenziando tanto i punti di contatto, o comunque maggiormente condivisi, quanto differenze e proposte più divisive. Principi come quello di avere uno spazio che sia pubblico e al servizio del pubblico, accessibile a tutti e che abbia delle zone verdi, ma anche che conservi il parcheggio interrato sono linee guida che hanno ottenuto un consenso pressoché unanime e dalle quali ora dovrete ripartire per affinare idee e proposte. Personalmente non credo che oggi sia opportuno per me entrare nel merito di queste idee per non correre il rischio di condizionare scelte e indicazioni. Il compito dell’amministrazione sarà d’altronde fare tesoro di quanto emergerà dal percorso partecipativo nel momento in cui sarà chiamata a prendere una decisione definitiva che dovrà essere rispettosa delle volontà dei cittadini e che dovrà essere realizzabile. Questo significa che quello che si deciderà di realizzare sull’area dell’ex Mediterraneo dovrà essere un progetto non solo fattibile economicamente e tecnicamente, ma dovrà essere anche conforme con tutte le previsioni urbanistiche per quest’area di Marina. E’ importante in altre parole partire da una attenta analisi della situazione attuale e di come si stia discutendo del futuro di quella che al momento è un’estesa area di cantiere, una grande platea di cemento che ricopre un parcheggio. Tutto ciò è sicuramente tanto un’opportunità quanto un limite per possibili progetti di sviluppo della zona e ritengo che le indicazioni che dovranno uscire da questo processo partecipativo dovranno tenere ben presente cosa questo significhi dal punto di vista tecnico ed economico. Il Comune ha oggi a disposizione risorse stanziate ad hoc per il recupero dell’ex Mediterraneo e solo unicamente per questo possono essere utilizzate. Altri luoghi come l’ex mercato coperto, la colonia Vercelli o la biblioteca di via Garibaldi hanno sicuramente bisogno di essere recuperati, e su ognuno di questi edifici la nostra amministrazione sta già lavorando, ma dovranno seguire necessariamente altre strade e altre forme di finanziamento. L’opportunità che abbiamo oggi è quella di restituire alla cittadinanza uno spazio baricentrico per Marina e dobbiamo farlo con un progetto che sia immediatamente realizzabile con le risorse che abbiamo a disposizione. Oggi il compito vostro, e nostro, è andare a individuare la soluzione migliore per trasformare quella che da troppo tempo è una ferita aperta in una risorsa e un fiore all’occhiello per il nostro litorale”.

“Ci ritroviamo nella seconda parte del nostro percorso partecipativo nella quale cercheremo di individuare azioni concrete sull’area ex Mediterraneo nel breve e nel medio periodo – dice l’assessore alla Cittadinanza attiva Lara Benfatto -. Parole chiave saranno cura e bene comune, due termini che sono correlati ai concetti di comunità, unione e condivisione degli spazi comuni. La filosofia del percorso partecipativo sta nell’incontro e nello scontro di opinioni differenti, chi ne vuole fare parte deve essere pronto ad accogliere pensieri diversi dai propri recependone le cose positive”.

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Micol Giusti

Caporedattrice - Online Editor Massa Carrara News

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