Dopo le proteste, le assemblee cittadine e le petizioni da parte di Massa Insorge, Movimento cinque stelle e Unione Sindacale di Base portate avanti con l’intento di impedire che il 14 ottobre venissero chiusi il distretto sanitario di Via Bassa Tambura e l’ex ospedale di Massa, il sindaco Francesco Persiani ha indetto una conferenza stampa per presentare il progetto definitivo della casa di comunità e dell’ospedale di continuità.
Insieme alla Dott.ssa Guglielmi l’amministrazione si è detta pronta ad iniziare i lavori entro l’anno per dare a Massa un nuovo centro sanitario di prossimità, con ambulatori di medicina generale e centri specialistici come la radiologia e la diagnostica.
Il progetto, finanziato con 11,5 milioni di euro del pnrr, consentirà di dotare il comprensorio di due strutture sanitarie di rilevante importanza per complessivi 4.500 mq.
La struttura verrà realizzata presso l’ex scalo merci della stazione ferroviaria e sarà dotata di tutti gli accorgimenti per renderla una struttura moderna, accogliente, efficiente e funzionale.
Il vecchio distretto di Via Bassa Tambura, non più consono alle esigenze dei massesi, rimarrà comunque in funzione.
Alcuni servizi verranno estesi all’interno del territorio comunale per una sanità locale vicina ai quartieri: l’accesso ai prelievi verrà esteso nella zona montana, in particolare a Casette ed a Pariana, a Marina di Massa al confine con Montignoso, al Distretto delle Villette e forse in Via Democrazia.