COMUNICATO STAMPA
Il convegno ha l’obiettivo di fornire alla comunità scientifica e a quella LGBTQIA+ un’occasione di approfondimento e di dibattito su Aldo Mieli, una figura poco indagata di protagonista della storia LGBTQIA+ italiana e di pioniere della storia della scienza a livello internazionale.
L’organizzazione del convegno è a cura del Centro di Documentazione “Aldo Mieli” di Carrara, e di Dario Pasquini (storico dell’età contemporanea), con la partecipazione come moderatrice di Sara de Giovanni, responsabile del Centro di Documentazione “Flavia Madaschi” presso il Cassero LGBTI+ Center di Bologna. Il programma sarà il seguente:
Ore 16.30 – Saluti da parte di Dario Pasquini e Luca Locati Luciani del Centro di Documentazione Aldo Mieli
Ore 16.50 – Introduzione da parte di Sara de Giovanni
Ore 17.00 – Ferdinando Abbri – Aldo Mieli tra storia della scienza e Sexualwissenschaft
Ore 17.30 – Francesca Campani – Lo studio scientifico del folklore sessuale. Il dialogo tra Aldo Mieli e Raffale Corso nelle pagine della “Rassegna di Studi Sessuali”
Ore 18.00 – pausa di 10 minuti
Ore 18.10 – Ralf Dose – Magnus Hirschfeld (1868-1935) e Aldo Mieli (1879-1950)
Ore 18.40 – Davide Podavini – Per non morire. Aldo Mieli in Argentina (1939-1950).
Ore 19.10 – chiusura ed eventuali domande dal pubblico
Qualche informazione sulla figura di Aldo Mieli
Aldo Mieli nacque nel 1879 a Livorno. Fu attivista del Partito Socialista, dal quale fu espulso per “pederastia”. Dopo gli studi in scienza matematiche e fisiche a Pisa e Lipsia, insegnò chimica all’Università La Sapienza di Roma, per poi concentrarsi sulla storia della scienza, di cui fu uno dei pionieri in Italia. Fondò e diresse le riviste “Archivio di storia della scienza”, poi rinominato “Archeion”, e la “Rassegna di studi sessuali”. Partecipò come oratore alla prima conferenza internazionale per la riforma sessuale organizzata da Magnus Hirschfeld, medico e pioniere del movimento omosessuale tedesco. Nel 1926 Mieli pubblicò un libello dal titolo L’amore omosessuale. Due anni dopo abbandonò l’Italia per ragioni politiche e si stabilì a Parigi, dove al Centre international de synthèse, diresse la nuova sezione di storia delle scienze. Nel 1929 organizzò a Parigi il primo congresso internazionale di storia della scienza mentre nel 1932 “Archeion” divenne organo ufficiale della neonata Accademia internazionale di storia della scienza. Nel 1939, temendo l’invasione nazista della Francia, Mieli si trasferì in Argentina, dove venne nominato direttore dell’Istituto di storia e filosofia della scienza di Santa Fe. Del suo progetto di un’opera in più volumi dedicata alla storia della scienza riuscì a pubblicare volumi dedicati al pensiero antico e a quello islamico e medievale mentre tre volumi dedicati alle età successive vennero pubblicati postumi. A seguito del colpo di stato militare in Argentina, l’Istituto di storia e filosofia della scienza venne soppresso nel 1944 e Mieli costretto a vivere in condizioni economiche disagiate. Morì a Buenos Aires nel 1950, dopo aver diretto un nuovo numero di “Archeion”, pubblicato a Parigi nel 1947.
(profilo biografico basato sulla voce “Aldo Mieli” del Dizionario biografico degli italiani Treccani, scritta da Ferdinando Abbri).