COMUNICATO STAMPA
Interventi di pulizia straordinaria vanificati in meno di 10 giorni e eccessive deiezioni canine per strada sono i principali problemi riscontrati da Nausicaa in questo inizio di autunno.
Con la fine del mese di Settembre, la società multiservizi del comune di Carrara aveva provveduto infatti a portare al pulito alcune isole ecologiche dei paesi a monte e dei percorsi che portano ai bacini marmiferi. E’ stata sufficiente una manciata di giorni, dieci per la precisione, per far sì che tali isole ecologiche (batterie di cassonetti) tornassero alla situazione di degrado precedente alla pulizia. Una situazione poco contrastabile, senza la collaborazione della cittadinanza.
Medesima sorte tocca ai contenitori attigui alla sede aziendale.
«Quello che va ricordato – hanno spiegato dall’azienda Nausicaa – è che senza la disciplina degli utenti è pressoché impossibile riuscire a mantenere pulita una città. Alla fine, per fare una corretta raccolta differenziata, non servirebbe chissà quale impegno, ma solo un pizzico di buona volontà».
Nausicaa sottolinea inoltre come tali rimozioni di rifiuti, anche se attigui ai cassonetti, rientrino nella raccolta dello spazzamento e quindi dell’indifferenziato, con conseguenti costi di smaltimento elevati. In pratica, se il rifiuto correttamente differenziato può essere avviato alle filiere del riciclo e generare nuova materia, quello indifferenziato subisce i costi del trattamento meccanico biologico per la sua stabilizzazione (operazione che presenta costi importanti) e poi la messa “in dimora” nelle discariche (altra azione che produce trasporti e nuovi costi).
«In questo modo – aggiungono da Nausicaa- chi abbandona i rifiuti impropriamente, produce un doppio danno: uno all’ambiente e uno alle casse del proprio comune, perché ogni intervento di rimozione di un abbandono abusivo produce costi per tutta la collettività, che vengono conteggiati nella Tari dei cittadini. E’ bene ricordarlo».
Anche sul tema delle deiezioni canine, la società multiservizi chiede una maggior collaborazione dei cittadini, troppo spesso disattenti nel raccogliere quanto “prodotto” dal proprio animale domestico. Una battaglia impari, quella della società multiservizio, che non può essere vinta se non con maggiore attenzione verso l’ambiente e il luogo in cui viviamo.