l Comitato “Primo Soccorso e Urgenza Carrara” e il Comitato Sanità Pubblica Versilia Massa-Carrara hanno organizzato ieri mattina un presidio di fronte al Monoblocco per contestare il mancato supporto non solo della sindaca Serena Arrighi ma anche da parte della commissione Sanità e dei consiglieri.
Il motivo è che il comitato ha chiesto il permesso all’ASL Toscana Nord Ovest e alla Commissione IV del consiglio comunale del Comune di Carrara di poter effettuare un sopralluogo al Monoblocco, Monterosso e Civico con dei tecnici per verificare la situazione degli spazi utilizzati, richiesta che sarebbe stata negata secondo quello che riportano gli organizzatori.
Inoltre i comitati, uniti nella lotta per la salvaguardia della sanità pubblica, hanno inoltrato un’apposita richiesta per visionare i documenti tecnici che riguardano la struttura, richiesta che è stata approvata perché trattasi di documenti pubblici.
Questi documenti sono adesso nelle mani dei rappresentanti della protesta, che li esamineranno per capire se, quanto è stato detto ai cittadini, corrisponde alla realtà.
Questa la risposta alle parole della sindaca Serena Arrighi dopo il tavolo di confronto di lunedì.
Leggiamo sulla stampa la dichiarazione della Sindaca di Carrara Serena Arrighi dove dice, tra l’altro: “mi spiace non avere avuto occasione di illustrare nel dettaglio, come fatto più volte pubblicamente … , il perché delle scelte fatte”.
Siamo arrivati all’incontro dopo un sit-in, parte di una mobilitazione popolare che dura dal 18 agosto, fatta da cittadini esasperati e che hanno ormai perso ogni pazienza, come faceva intendere una striscione presente in piazza sia a Carrara che davanti alla Prefettura di Massa.
Ma cosa pensava la Sindaca? Che fossimo disposti ad ascoltare, senza controbattere, lei che illustra, per l’ennesima volta, il suo compitino preparato insieme alla dirigenza ASL? Eravamo lì per chiederle come mai dal 29 Agosto non avesse mai risposto alla nostra richiesta. Eravamo lì per dare voce ai cittadini inascoltati che non si sentono rappresentati dalle istituzioni.
La realtà è che questa amministrazione comunale altro non ha fatto se non accettare, quasi interamente, il piano dell’ASL sul Monoblocco. Noi rappresentiamo i cittadini che questo piano non vogliono subirlo e che hanno idee e proposte differenti che andrebbero ascoltate da chi è stato eletto e dovrebbe rappresentarci. Invece sembra che si faccia soltanto interprete delle volontà di Regione e ASL Nord Ovest.
Durante l’incontro abbiamo più volte chiesto alla Sindaca di poter partecipare al tavolo di confronto quindicinale, proprio per poter portare lì il nostro contributo. Al suo reiterato rifiuto, giustificato dalla natura istituzionale di quel tavolo abbiamo allora proposto l’istituzione di altro tavolo dove poter essere ascoltati. Ma anche questa proposta è stata rifiutata.
Di fronte a questa posizione di netta chiusura non ci resterà che proseguire nella mobilitazione popolare con l’obiettivo di contrastare la realizzazione dello scellerato piano che porterà i pazienti nei container come fossero terremotati e a dover andare fuori provincia (in Versilia, in Garfagnana o a Lucca o Pisa) per essere curati. I cittadini ci dicono, anche attraverso la raccolta firme che sta andando avanti, che non vogliono subire il piano dell’ASL. Siamo quindi obbligati a fare tutte le azioni necessarie allo scopo.